ALATRI - SCUOLA CECI: RICORDI, EMOZIONI, TIMORI

  • Tommaso Villa

Ricordi, emozioni, paura, timori, rabbia ed altri sentimenti scorrono ancora nel cassetto di quanti hanno frequentato la Luigi Ceci.

Antonio Piccirili è uno di quelli che ha nostalgia di quegli anni e: "I ricordi legati alla frequenza delle elementari presso la Luigi Ceci sono legati alla sensazione che, credo, ogni bambino abbia di un significativo distacco dalla famiglia e, quindi, di trovare una familiarità analoga. In questo senso non posso non ricordare due donne davvero da definire due seconde mamme: Raffaella, che non era solo una bidella ma una donna sempre sorridente e premurosa che ti faceva sempre sentire "a casa" ; l'altra, la maestra Sistopaoli: di una dolcezza rara non solo nel sorriso e nei modi ma soprattutto nel suo modo di rassicurati e proteggerti, che mancò tanto a tutti quando fu costretta per lungo tempo a letto, a seguito dell'incidente sul pullman precipitato presso una curva a Trivigliano. Un bellissimo ricordo è legato ad una manifestazione/saggio che si tenne in una grande sala teatro a piano terra: accompagnato al pianoforte da Gigino Tulli, impiegato comunale, mi esibii cantando carissimo Pinocchio. Tutta la recita fu trasmessa dalla radio regionale: ricordo infatti che quando tornai a casa c'era ad aspettarmi un amico di famiglia, che chiamavo affettuosamente zio Felice, che mi disse: ti ho sentito alla radio, bravo! sono orgoglioso di te. E mi regalò 20 lire".

Gabriella Latini serba memoria di quegli anni trascorsi alla Luigi Ceci e delle insegnanti Elvira Giovannetti, Ambretta Cicuzza e Maria Pia Calicchia. "Conservo con amore tante fotografie che mi ritraggono con il grembiule bianco candido, il fiocco inamidato e quelle che ora definirei orrende scarpe con gli occhi ed i calzettoni bianchi. MI approcciai dinanzi a quell'edificio imponente con timidezza e un po' di timore che provavo per tutto ciò che era intorno a me. Ma ribadisco di sentire sentimenti di nostalgia e ovviamente ricordi piacevoli".

Con la simpatia e la schiettezza che lo contraddistingue nonché la sincerità che non gli ha mai fatto difetto, riportiamo il breve commento di Tonino Colella. "MI chiedi di tornare indietro di oltre 50 anni, del maestro un po' troppo severo che mi dava le bacchettate sulle mani, ma ogni volta lo strumento poco educativo si spezzava ed io il giorno dopo consegnavo al maestro una nuova bacchetta fino a quando sono diventato più buono. Rammento Adriana Di Fabio ed Elio Calicchia lo storico cameriere del Brio Bar che effettuava un servizio di ristoro durante la ricreazione; io mangiavo i salatini e anziché giocare con i compagni leggevo sempre un libro. Una volta acquistai una bottiglia di aranciata da due litri e mi feci la pipi addosso". Abbiamo parlato di maestri severi, alcuni alunni adesso giustificano il comportamento di alcuni maestre e maestri e dei loro metodi, ma ce ne sono altri che mi hanno confessato di aver avuto dei traumi e pertanto non hanno un buon ricordo degli anni trascorsi alla Luigi Ceci.

Andrea Marini: Ricordo un carnevale di tanti anni fa e c'era la neve, la mia maestra era Sandra Boezi, (son cresciuto e sono stato seguito per 5 anni da lei e per cui nutro sentimenti di affetto e di cui sono legatissimo), ma ne ho tantissimi di episodi di cui ti parlerò".

Ma perché la Luigi Ceci sarà demolita? Cercheremo di dipanare la matassa attraverso dei contributi questa volta di carattere amministrativo-politico. Iniziamo dalla fine del mese di novembre del 2018: Un mio articolo apparso sul quotidiano L'Inchiesta: "Solo una sessantina di alunni su una popolazione scolastica di 500 si sono recati ieri nel plesso dell'elementare Luigi Ceci di via Del Calasanzio. Il crollo di un muro di contenimento della parte posteriore del giardino, ha dissuaso i genitori preoccupati. La pioggia incessante di questi giorni, che comunque non ha interessato le strutture portanti dell'edificio e che non ne ha compromesso l'utilizzo, ha allarmato non poco le famiglie degli alunni. Questa la cronaca dei fatti: qualche ora dopo la mezzanotte un giovane residente nei pressi di via De Gasperi ha sentito dei rumori nella zona dello smottamento. Ha allertato i carabinieri che a loro volta hanno chiamato l'ingegnere del comune. Questi si è portato immediatamente sul luogo della frana per constatare i danni. Il giorno dopo i Vigili del fuoco hanno provveduto a rimuovere alcuni alberi. Sul posto anche i tecnici comunali e l'assessore ai lavori pubblici Roberto Gizzi. Reazioni del giorno dopo da parte del consigliere Tarcisio Tarquini che su facebook ha parlato della sua interrogazione sulle ragioni per cui " la Regione Lazio non aveva dato finanziamenti per il consolidamento strutturale della scuola". Un genitore di un alunno, invece, ha scritto all' Inail chiedendo se vi siano presenti misure di sicurezza per far svolgere le elezioni. Ieri mattina, comunque, alcune mamme hanno incontrato alcuni amministratori. Nel frattempo gli operai comunali hanno provveduto a sistemare la recinzione dell'area. A questo punto si attendono contributi straordinari da parte della Regione Lazio".

Un ex alunno che ha voluto non essere nominato ha voluto commentare così: "La cosa che ho pensato quando qualche giorno fa mi sono trovato davanti alla scuola proprio mentre arrivava la ruspa è stata: 'possibile che questo palazzo dura solo 65 anni? c'è qualcosa che non va, non riesco a capire'. (7 parte)

Bruno Gatta