SORA - REFERENDUM: CINQUE VOLTE SI!

  • Tommaso Villa

Presso l’auditorium “V. De Sica di Sora, il Comitato Referendario di Sora per il Lavoro e la Cittadinanza, ha recentemente tenuto l’apertura della campagna referendaria. Una buona iniziativa, che ha visto il saluto Istituzionale della Vice Sindaca di Sora Maria Paola Gemmiti seguita dagli interventi di: Alessandra Maggiani- Presidente Provinciale ANPI Frosinone, Ahmed Mohamed Elmahdy -Segretario Provinciale di Alleanza Verdi Sinistra, Mario De Cunto- Giovani Democratici Provincia di Frosinone, Loredana Fraleone-Segretaria Regionale Rifondazione Comunista, Rosalia Bono-Segretaria PD di Sora, Beatrice Moretti-Segretaria Territoriale SPI CGIL FrLt, Martina Tomassini-SLC CGIL, Daniela Ionita-Italiani Senza Cittadinanza, conclusioni di Giuseppe Massafra Segretario Generale CGIL FrLt

Tutti gli interventi si sono soffermati sull’importanza del referendum dell’8e 9 Giugno con l’invito a recarsi a votare ed esprimere 5 SI, per avere un effetto immediato sui diritti di tutte e di tutti.

Con la vittoria del SI, gli effetti immediati saranno i seguenti:

• Più integrazione con la cittadinanza italiana

Riduciamo da 10 a 5 gli anni di residenza legale in Italia richiesti per poter fare domanda di cittadinanza italiana, che una volta ottenuta sarebbe trasmessa ai figli e alle figlie minorenni. Questa modifica costituisce una conquista decisiva per circa 2 milioni e 500mila cittadini di origine straniera che nel nostro Paese nascono, crescono, abitano, studiano e lavorano. Allineiamo l’Italia ai maggiori Paesi Europei, che hanno già compreso come promuovere diritti, tutele e opportunità garantisca ricchezza e crescita per l’intero Paese.

• Stop ai licenziamenti illegittimi

Nelle imprese con più di 15 dipendenti, i lavoratori assunti dal 7 marzo 2015 in poi non possono rientrare nel loro posto di lavoro dopo un licenziamento illegittimo. Sono oltre 3 milioni e 500mila ad oggi e aumenteranno nei prossimi anni i lavoratori penalizzati da una legge che impedisce il reintegro anche nel caso in cui il giudice dichiari ingiusta e infondata l’interruzione del rapporto. Abroghiamo questa norma, diamo uno stop ai licenziamenti privi di giusta causa o giustificato motivo.

• Più tutele per i lavoratori delle piccole imprese

Nelle imprese con meno di 16 dipendenti, in caso di licenziamento illegittimo oggi un lavoratore può al massimo ottenere 6 mensilità di risarcimento, anche qualora un giudice reputi infondata l’interruzione del rapporto. Questa è una condizione che tiene i dipendenti delle piccole imprese (circa 3 milioni e 700mila) in uno stato di forte soggezione rispetto al titolare. Abroghiamo questo limite, aumentiamo l’indennizzo sulla base della capacità economica dell’azienda, dei carichi familiari e dell’età del lavoratore.

• Riduzione del lavoro precario

In Italia circa 2 milioni e 300 mila persone hanno contratti di lavoro a tempo determinato. I rapporti a termine possono oggi essere instaurati fino a 12 mesi senza alcuna ragione oggettiva che giustifichi il lavoro temporaneo. Rendiamo il lavoro più stabile. Ripristiniamo l’obbligo di causali per il ricorso ai contratti a tempo determinato.

• Più sicurezza sul lavoro

Arrivano fino a 500mila, in Italia, le denunce annuali di infortunio sul lavoro. Quasi 1000 i morti. Modifichiamo le norme attuali, che impediscono in caso di infortunio negli appalti di estendere la responsabilità all’impresa appaltante. Cambiamo le leggi che favoriscono il ricorso ad appaltatori privi di solidità finanziaria, spesso non in regola con le norme antinfortunistiche. Abrogare le norme in essere ed estendere la responsabilità dell’imprenditore committente significa garantire maggiore sicurezza sul lavoro.

Appuntamento alle imminenti iniziative che si svolgeranno nei prossimi giorni, e che accompagneranno il dibattito referendario nella citta di Sora fino all’ 8 e al 9 Giugno.