ALATRI - GLI ALUNNI DELLA CECI IN GITA
- Tommaso Villa
Sono veramente tanti quelli che hanno frequentato a diverso titolo la Luigi Ceci. Vorremmo chiedere a più persone possibili un commento, un ricordo...
Sentite per esempio Franca Colella: "Sono nata nel 1969 e ho avuto la fortuna di frequentare la "Luigi Ceci", all’epoca considerata all’avanguardia: moderna, luminosa, dotata di aule grandi, spaziose, e persino di una palestra, cosa tutt’altro che scontata in quegli anni. Nonostante il tempo trascorso, ricordo ancora perfettamente il mio primo giorno di scuola: il grembiulino bianco, il grande fiocco blu inamidato che si teneva su da solo. Ricordi indelebili, semplici ma pieni di emozione.
Un altro momento indimenticabile fu la gita della quinta elementare. Per anni non se ne erano più fatte, a causa di un vecchio incidente accaduto a una scolaresca. Quando finalmente ci fu concesso di partire, andammo alla Selva di Paliano. Il viaggio sembrava infinito, e l’emozione era grandissima. A quella scuola sono rimasta legata anche negli anni a venire: entrambi i miei figli l’hanno frequentata. Hanno camminato su quegli stessi pavimenti che avevo percorso io bambina, insieme a tanti altri prima e dopo di noi. Alle pareti dell’atrio ci sono ancora le foto di mia figlia, mentre mio figlio ha fatto parte di una delle ultime classi che hanno vissuto quell’edificio.
E poi... sono tornata. Dopo tanti anni, sono rientrata in quella scuola non più da alunna, ma da insegnante. Per un breve periodo ho lavorato proprio lì, collega della maestra Mariella, la stessa che anni prima mi aveva accompagnata in gita. La demolizione dell’edificio che ha segnato così profondamente la mia vita è per me fonte di ricordi, di tenerezza, ma anche di una profonda tristezza. Perché se è vero che le mura possono cadere, è altrettanto vero che le storie, i volti, i sorrisi e le emozioni che quelle mura hanno custodito resteranno per sempre".
Patrizio Cittadini già sindaco di Alatri: "I ricordi sono molteplici dall’ingresso a scuola con i grembiuli e fiocchi per tutti gli studenti ai pantaloni corti che indossavamo. Ai compagni di scuola laddove un mio carissimo amico fu promosso perché ripeteva fedelmente la formazione della Juventus e un altro riusciva a prontamente a svolgere con facilità operazioni di matematica per noi normali studenti piuttosto difficili. La signora maestra Cianfrocca persona squisita ed umana. La buona bidella che pur bersagliata dalle nostre marachelle non andava oltre una forte sgridata. Eravamo felici con poco ma che per noi era tantissimo. Tempi beati e spensierati in un ambiente scolastico che improvvisamente e forse senza alcuna concreta motivazione verrà demolito portando via tutti i nostri ricordi".
Luigi Ciavardini: In prima elementare avevamo il maestro Domenico Cappella ma essendo una classe di discoli che lo faceva disperare facendogli esclamare al cospetto del crocifisso "Gesù Gesù fammi arrivare alla fine dell'anno"...io stesso ricordo un episodio che dopo mie due richieste di andare in bagno lui esclamò vai solo quando ho finito di spiegare ma io non mi trattenni e feci i miei bisognini tra la colonna e la parete. Terminata la prima elementare il maestro Domenico "scappo' " facendosi trasferire alla succursale alla Cereria di Chiappitto.
Il primo giorno di scuola della seconda elementare aspettavamo tutti il maestro ma lui non arrivava, allora i miei compagni mi dissero vai a chiedere a tuo zio candido il bidello detto Candiducci, mi recai da lui e chiesi, e lui per niente rassicurante mi disse " o ni' non te preoccupa' mo arriva l'insegnante arriva state tranquilli ', poco dopo sentimmo bussare alla porta ed entrò prima una mano che brandiva una bacchetta di bamboo lunga un metro e poi apparve la nuova maestra Ines Bragaglia esclamando " buongiorno ragazzi io da oggi sono la vostra nuova maestra e si cambia tutto" difatti esperta in disciplina e dai modi molto risoluti ci rese tutti degli agnellini , ma ci insegnò in maniera impeccabile tutte le materie facendoci filare tutti dritti, a me insegnò e mi fece venire la passione per la matematica e materie scientifiche e ne servo nel mio cuore un ricordo memorabile...Luigi Ciavardini 1 A Luigi Ceci". Patrizio Minnucci: "Bei ricordi dell'adolescenza spensierata.
La nostra classe divenne un caso di cronaca, in quanto morì la nostra maestra Santachiara due settimane dopo l'inizio della prima elementare; al che ci mandarono Enrica Celani che ci seguì in prima e seconda; in terza addirittura avemmo due insegnanti: Riccardo Cerica nella prima metà dell'anno e una maestra di Collepardo nella seconda metà. Quarta e quinta assaporammo un minimo di stabilità col Maestro Enzo Caprini. Nonostante tutto, come pionieri di più insegnanti, furono anni belli. Il nostro caso fu ripreso anche dai giornali nazionali".
Ho frequentato anch'io due anni alla Luigi Ceci; la seconda elementare con la maestra Clelia Napolitano e la quinta con la dolcissima maestra Maria Rainaldi in Petrillo. Conservo anch'io tanti ricordi ma voglio raccontarne solo uno che però non mi vide protagonista diretto. Mia sorella Letizia era in classe con Gabriele Rolletta che purtroppo ci ha lasciati qualche anno fa. La loro insegnante chiese a Gabriele chi fosse Clelia (personaggio dell'Antica Roma famosa per il suo coraggio durante l'assedio da parte del re etrusco Porsenna), a quel punto Gabriele rispose: "Clelia è la maestra di Brunetto" tra le risate degli altri alunni. (4 parte)
Bruno Gatta