FROSINONE - I RAGAZZI 'DEL 75

  • Tommaso Villa

Carissima Anna Maria, credo di interpretare il pensiero di tutti i componenti del gruppo dei Ragazzi ex Liceo linguistico Enrico Medi di Frosinone anni 75 e in poi, tra quelli che si sono conosciuti dal primo anno a quelli che diciamo si sono persi nel lungo, ma breve cammino scolastico.

Mi riferisco al messaggio vocale che hai voluto inviarci sulla nostra chat di whatsapp sabato mattina e che recita così: "Buongiorno a tutti voi compagnucci di scuola, professori e professoresse, anzi professoro e professoresse, volevo comunicarvi che martedì noi ce ne andremo definitivamente in Toscana, vi porterò nel cuore sempre e vi saluto ciao a tutti". Carissima Anna Maria se volevi farci commuovere ci sei riuscita benissimo, anche se non era questo il tuo intento.

Hai iniziato il vocale quasi con la voce normale, poi mano mano è parsa più strozzata, si è evinto chiaramente che ti sei commossa fino ad abbandonarti in un pianto liberatorio che trasudava emozione, ma mista alla gioia nel renderti partecipe della tua decisione che ti farà stare più vicina alla tua famiglia. In fondo è così, la famiglia prima di tutto, quel legame imprescindibile (mi perdonerà il nostro carissimo professore di italiano Gigino Pellegrini, lui si che sa esprimersi in maniera più forbita di me, d'altro canto il latinista è lui, non io).

E' d'uopo ricordare che stiamo parlando della nostra classe della Sezione B del liceo linguistico dal 1975 in poi. Un gruppo di ex studenti che dopo oltre 40 anni ancora sono uniti e che ogni tanto si rivedono per una cena conviviale o un semplice caffè. Un gruppo di persone che si sentono su un gruppo social, che si scambiano un buongiorno, o un avvenimento particolare, oppure come nel caso di Cristina ha lasciato prematuramente questa terra e che vogliamo ricordare.

Anna Maria si trasferisce in Toscana per stare più vicina alla famiglia, non è andata mica in America! E' no visto che già c'è stata da bambina, anzi da migrante. Per questo all'inizio il suo italiano era un po' stentato, e ce lo ricorda la carissima professoressa di Matematica Lucia Schietroma: "Una ragazza perbene, che quando arrivò a scuola ad anno scolastico già iniziato non parlava bene l'italiano. Dovetti interrogarla in inglese perché per lei era più semplice dimostrare i teoremi nella lingua anglofona. E Lei rispondeva perché studiava. Una ragazza affettuosa ed allegra che legò subito con i compagni di classe".

Il professor Gigino Luigi Pellegrini: "Marcoccia è l'allieva che con il minor numero di presenze ha lasciato i ricordi più straordinari". La stessa  Anna Maria si è dichiarata entusiasta asserendo: "una gita scolastica, bellooo!. Edda, invece le fa un grande in bocca al lupo per questa nuova avventura, faremo in modo di venirti a trovare, sempre nel nostro cuore". Lucilla: "Carissima, buona fortuna, troveremo il modo di rivederci, un abbraccio". Luisa: "Anche tu sarai sempre nel mio/nostro cuore. Non ti libererai di Noi".

Ancora la Prof Lucia: Ti allontani di qualche chilometro ma sarai sempre nel gruppo, ci sentiremo sempre vicini". Patricia: "Grazie Anna, sei stata e sarai sempre un'amica del cuore. Ti auguro tutto il bene possibile e faremo del tutto per venirti a trovare". Manuela: "MI dispiace ma anche tu sarai sempre nel nostro cuore". Letizia: "E' un passo nuovo della tua vita, pensa a quanti vorrebbero vivere in Toscana.

L'idea della gita scolastica è geniale". La pensa così anche Stefania. A questo punto prende la parola il professoro Gigino che in qualche modo si lamenta : "una gita scolastica senza accompagnatori? Gli faccio notare che non siamo ancora così anziani per l'accompagno ma lui replica immantinente: "...ma ancora troppo giovani per poterne fare a meno". Gloria riconsola Anna le chiede di non piangere e le spiega che non avete perso me che sono andata in Venezuela e in Spagna.

Loredana sempre a proposito della gita scolastica asserisce che senza il Professore Pellegrini come accompagnatore proprio non si può. A proposito professo, stavolta il verbale l'ho compilato io, non volermene. Un abbraccio forte a Anna Marcoccia e a tutte/i.

Bruno Gatta