ANAGNI - NOVO NORDISK: DALLE ASSUNZIONI AI LICENZIAMENTI
- Tommaso Villa
Grandi nubi neri si stanno improvvisamente addensando sullo stabilimento Novo Nordisk di Anagni. Stanno arrivando velocemente dalla Danimarca spinte da un vento molto forte, tempestoso. La multinazionale è stata costretta ad effettuare, il terzo taglio nel 2025, delle previsioni di profitto.
E, come spesso capita, a sopportarne le drammatiche conseguenze saranno i lavoratori. Per l’azienda si tratta di “tagli” ai profitti, per i lavoratori saranno “tagli” per ben 9mila posti di lavoro.
Quanti ad Anagni? Difficile fare previsioni. Sul piano matematico l’azienda punta a ridurre di circa l’11% la forza lavoro. I dipendenti dello stabilimento Ciociaro sono circa 1.100. I posti di lavoro a rischio “matematico” potrebbero essere circa 120.
Ma qui fortunatamente non si ragiona di matematica e l’impatto, quasi sicuramente, sarà notevolmente inferiore. Lo vedremo e speriamo bene. Certamente svaniscono le 800 assunzioni sbandierate lo scorso mese di marzo da esponenti regionali di primo piano.
Negli scenari industriali mondiali e nel settore farmaceutico cosa è cambiato? Cosa ha costretto l’azienda a fare i tagli? Solo la concorrenza americana o anche i dazi americani? E pensare che c’è chi esulta per i dazi “solo” al 15%.