CASSINO - LA CITTA' NON DIMENTICA IL SUO SACRIFICIO
- Tommaso Villa
Questa mattina, all’ora fatidica delle 10,50, momento del primo bombardamento sulla città il 10 settembre del 1943, l’82° anniversario di quel triste evento è stato ricordato nella sala Di Biasio del Comune. La forte pioggia battente in quel momento aveva infatti consigliato di dirottare qui, nella sala del consiglio comunale, la cerimonia solitamente celebrata presso il monumento ai caduti, nella antistante piazza De Gasperi.
Dopo l’attivazione del tradizionale suono della sirena, è stato osservato un minuto di raccoglimento cui ha fatto seguito l’esecuzione del “Silenzio” da parte del giovanissimo trombettista Flavio Palombo della banda musicale “Don Bosco”, accompagnato nel palazzo municipale dal presidente Francesco Bruni.
Successivamente, con il diminuire della pioggia, il sindaco ha deposto un fascio di fiori presso il monumento ai caduti in omaggio alle vittime di allora. Presenti alla cerimonia nella sala consiliare oltre al sindaco Enzo Salera, gli assessori Ranaldi, Tamburrini, Vacca, Pontone, la presidente del consiglio comunale Di Rollo, i consiglieri Terranova, Varone, Grossi, Falese, Iemma, Consales, Galasso. Non hanno fatto mancare la loro presenza anche questa volta gli esponenti delle Forze dell’ordine, i tenenti colonnelli Giovanni Anastasia (Carabinieri), Francesco Papale (Guardia di Finanza), Benedetto Iucci (3° Reggimento “Bondoni”), un esponente in rappresentanza della Polizia di Stato, il comandante della Polizia Locale, Giuseppe Acquaro, con il Gonfalone della città, le associazioni combattentistiche e d’arma, l’associazione Vittime civili di Guerra, giovani cittadini.
Prendendo la parola in apertura della cerimonia commemorativa, il sindaco ricordando ciò che avvenne in questa data del 1943 nella nostra Cassino, ha rivolto il pensiero anche alle vittime di oggi a Gaza. Vittime delle atrocità della guerra tanti civili, fra cui bambini in tenera età. Con ciò richiamando anche quando ebbe a dire il ministro della difesa polacco in visita a Cassino nel maggio scorso, allorché accostò la triste esperienza della nostra città a quella della popolazione di Gaza.
La sera dell’8 settembre del 1943 la radio annunciava la firma dell’armistizio da parte del governo italiano, presieduto da Pietro Badoglio, con le nazioni Alleate. Da quel momento l’Italia deponeva le armi, ha ricordato il sindaco Salera – Comprensibile la gioia con la quale i cassinati, convinti che finalmente le sofferenze della guerra fossero terminate, accolsero la notizia. Purtroppo solo una illusione perché nella mattinata di due giorni dopo una formazione di bombardieri americani apparve nel cielo. Cominciava quello che Tancredi Grossi in un suo libro definì il Calvario di Cassino. In quel tragico giorno persero la vita un centinaio di nostri concittadini mentre tanti altri rimasero feriti.
“La nostra città – ha detto il primo cittadino - non dimentica il suo sacrificio e ogni anno rinnova il ricordo di quel momento come monito per il richiamo alla pace”.