FEMMINICIDI - DETURPATO MURALES DEDICATO A UNA DONNA

  • Tommaso Villa

Chiudere la bocca a una donna è sempre un atto di potere. È la paura di chi non sopporta la parola libera, la verità detta ad alta voce. E quando quella bocca è dipinta su un muro per ricordare una vita spezzata, quel gesto diventa ancora più crudele: è la mano del silenzio che torna a ferire.

Deturpare un murales dedicato a una donna uccisa per femminicidio non è solo vandalismo: è un simbolo della violenza culturale che ancora tenta di cancellare le nostre voci, di ridurre al silenzio chi ha già pagato con la vita.

Ma ogni segno di censura, ogni graffio sulla memoria, non fa che rendere più forte la voce che si voleva spegnere. E noi quella voce continueremo a portarla per strada, sui muri, nelle piazze, fino a quando nessuno oserà più cancellarla. Perché la memoria non si copre. Si difende, si ripristina, si urla.

COLLETTIVO UGUALMENTE