ATER - UN ALTRO TENTATIVO DI OCCUPAZIONE ABUSIVA

  • Tommaso Villa

Il fabbricato di proprietà dell’ATER, sito presso Via Mola Vecchia nel capoluogo, dove nelle scorse settimane si è consumato un incendio scoppiato all’interno di uno degli alloggi, torna ad essere triste protagonista delle cronache di queste ore a causa dei reiterati tentativi di occupazione abusiva.

Le parole del commissario straordinario On. Antonello Iannarilli: “La situazione del fabbricato sito in via Mola Vecchia è costantemente monitorata. Infatti, già il giorno seguente il rogo, l’Ater si è assicurata che, attraverso l’amministratore di condominio nominato, fossero ripulite le scale, gli spazi comuni e monitorate le porte tagliafuoco. Inoltre, gli uffici hanno prontamente individuato un alloggio provvisorio disponibile per l’assegnazione provvisoria al nucleo familiare legittimo, che ne è entrato in possesso previo provvedimento del Comune, dimostrando prontezza in una situazione di emergenza.

Per quanto concerne i quattro appartamenti coinvolti, i Vigili del fuoco hanno proceduto con i propri controlli, dai quali ne è conseguita l’apposizione dei sigilli di sequestro, da parte della Questura, per l’appartamento da cui ha avuto origine il rogo e l’interdizione per gli altri tre. L’Ater ha fatto la sua parte iniziando tutte le procedure che consentiranno la verifica strutturale dello stato dei luoghi, la pianificazione e la successiva realizzazione degli interventi di messa in sicurezza. Questo in sintesi è il punto della situazione. Nelle scorse ore, però, si è aggiunta una delle note criticità che affligge gli immobili Erp: le occupazioni abusive. Uno degli appartamenti è stato occupato, nonostante le misure adottate dalle autorità e dal Comune. Immediatamente l’amministratore ha segnalato il fatto, cosicché la Polizia locale è potuta intervenire.

Dal canto suo l’Ater ha provveduto a far murare l’alloggio che però, neanche dodici ore dopo, nella serata di venerdì 12 dicembre è stato violato nuovamente. Nella mattina di sabato 13 dicembre, le Forze dell’Ordine hanno allontanato gli occupanti e si è proceduto a murare nuovamente l’alloggio. La conseguenza è un dispendio di risorse ingenti per l’Ente: il costo dell’impresa per l’intervento tempestivo, il personale tecnico e il danno all’immobile. Ciò è assolutamente sconcertante, perché in nemmeno ventiquattro ore si è intervenuti per ben due volte.

Con questa tendenza è evidente che per l’Azienda la situazione diventa insostenibile. Nonostante le misure adottate, l’ATER risulta priva di strumenti legali per garantire che gli alloggi non vengano occupati. Siamo oggettivamente impotenti e inermi se lasciati soli: non è responsabilità dell’Ater quella di garantire che non si commetta il reato di invasione. Il fenomeno delle occupazioni abusive è una piaga dilagante alla quale bisogna porre rimedio con efficacia e celerità di concerto con autorità e istituzioni”.