ISOLA LIRI - COMITATO CASCATE, ECCO COSA VOGLIAMO FARE

  • Tommaso Villa

"A proposito del Convegno del 20 dicembre, in cui faremo il punto delle vicende che hanno allungato la lista delle cose segnalate e ignorate in questi ultimi 20 anni (almeno) di rapporto tra Isola del Liri, comprensiva delle Amministrazioni e degli abitanti, e le Cascate e il fiume".

A parlare è il presidente del Comitato Lucio Maciocia che aggiunge: "Ci stiamo muovendo in due direzioni: la prima è quella della denuncia della situazione attuale, che si è concretizzata con i due esposti, uno alla Procura della Repubblica di Cassino ed uno alla Sovrintendenza ai Beni architettonici e Paesaggistici della Regione Lazio;

la seconda rappresenta il tentativo di rilanciare una iniziativa che parta dal basso e che tenda a “costringere” le Amministrazioni pubbliche, non solo quella di Isola, ad assumere un atteggiamento costruttivo verso il presente e il futuro del nostro fiume e delle nostre cascate.

La prima strada è obbligata per via del muro di gomma su cui rimbalzano le nostre richieste di chiarimento sugli atti formali che hanno portato all’attuale situazione; la seconda è un grido forte che possa farci essere consapevoli che la crisi climatica, la carenza d’acqua, la situazione ambientale compromettono la nostra vita e lasciano in eredità alle future generazioni una marea di problematiche irrisolte e gravose.

Non esistono soluzioni facili ed immediate, c’è bisogno di indicare con chiarezza una strada che non sia confinata alla lunghezza di una legislazione comunale, provinciale e regionale, abbiamo bisogno di una visione politica che riaffermi la centralità del rapporto tra il nostro fiume, le nostre cascate, l’ambiente circostante e le prospettive di futuro.

Provo a riassumere questo punto di vista: • La nostra città ha pagato un prezzo pesantissimo in termini di stravolgimenti dell’ambiente alle industrie; queste hanno rappresentato una ricchezza e una cultura di grandissimo interesse, ma abbiamo dovuto piegare alle esigenze di queste industrie il nostro rapporto con il fiume e le cascate, in termini di inquinamento, energia elettrica, ripartizione delle acque; • Pare che il contenzioso legale sull’uso delle acque ad Isola sia di proporzioni enormi, vale a dire che anche l’imprenditoria locale, nonostante potesse essere un esempio ante litteram di una economia circolare, non brillasse di capacità di fare e creare una rete di interessi che potesse creare una catena di interessi comuni che facesse crescere in termini di risposta efficace un intero territorio. Per spiegarmi meglio, la città fabbrica è cresciuta e si è sviluppata attorno alla creazione di laboratori e piccole imprese che hanno rifornito le grandi fabbriche di materiali, attrezzature e manodopera specializzata in termini di servizi all’imprese, ma non è stato mai possibile e pensabile, forse, creare un consorzio di valorizzazione dell’economia circolare naturale e tra le grandi imprese è nata una concorrenza feroce che si è spinta fino alla ripartizione delle acque per la forza motrice prima e per la produzione di energia elettrico dopo; • Questa attenzione al dato occupazionale ha fatto si che la Cascata Valcatoio fosse sacrificata per tenere in vita le Meridionali e la Boimond, ma non è bastato e adesso la soluzione adottata, la diga del Valcatoio, resta nella disponibilità di una impresa esterna e non offre alcun vantaggio alla cittadinanza; stessa cosa per la diga sulla Cascata Grande che ne regola l’intensità. • Il rapporto tra Isola e le sue cascate è stato sempre contraddittorio e imbarazzante: a momenti di grande lotta pubblica e di straordinarie occasioni di difesa e valorizzazione, si sono alternati momenti di silenzio e rassegnazione; in questi ultimi anni c’è voluto un libro di Amleto e Edmondo Iafrate per riaccendere l’interesse attorno alle cascate, nonostante fosse visibile a tutti che delle cascate sono rimasti pochi rivoli. • Come Comitato abbiamo raccolto questa sfida e stiamo provando a riaccendere l’amore di questa città verso le cascate. E siamo di fronte ad una enorme contraddizione: siamo ormai per tutti la città delle cascate, eppure le cascate sono in enorme sofferenza. E’ per questo che è necessario una azione comune e complessiva per proteggere questo enorme patrimonio culturale e paesaggistico.

Il MANIFESTO PER LA VALORIZZAZIONE E IL POTENZIAMENTO DEL PATRIMONIO CULTURALE E NATURALE DI ISOLA DEL LIRI – CITTA’ DELLE CASCATE rappresenta il tentativo di creare i presupposti per una azione comune che possa vedere perfettamente affiancati gli interessi dei privati che stanno crescendo attorno alla valorizzazione turistica delle Cascate e del Patrimonio Culturale, gli interessi dell’Amministrazione Comunale, Provinciale e Regionale, e, soprattutto, dei cittadini comuni, come me e te che leggi, che hanno il diritto di vedere rispettato e valorizzato un bene naturalistico della portata e del valore delle Cascate del Liri.

    • Il Contratto di fiume e del Paesaggio della media Valle del Liri rappresenta uno strumento strategico che raduni le Amministrazioni Comunali in una azione comune e coordinata a difesa e per la valorizzazione del fiume, in una azione di protezione della salute e di valorizzazione del paesaggio, nonché di una comune strategia per delineare in maniera chiara una valorizzazione turistica dell’intera zona, compresa la Valle di Comino.

Mi farebbe enormemente piacere che la politica cavalcasse e rendesse effettivo questo strumento, che si assumesse la responsabilità di lanciare uno sgaurdo al presente e al futuro dei nostri territori. Noi siamo pronti a collaborare, come sta avvenendo in Valle di Roveto. Abbiamo bisogno dell’appoggio del maggior numero possibile di persone, dobbiamo convincere le forze politiche che rimanere ai margini dell’ignavia non è conveniente".

Approfitto per proporre la versione corretta del programma: • Presentazione dell’attività svolta e delle iniziative in programma a cura del Comitato: gli esposti e il Manifesto • Saluti delle autorità • Interventi preordinati: • Responsabile Ufficio Tecnico Comune di Morino referente del Contratto di Fiume e del Paesaggio della Valle del Liri, Gianni Petricca • Associazione Sportiva e Ambientale Macrostigma del Fibreno, Bernardo Bartolomucci • Associazione Rewilding Appennines – Mario Cipollone • Associazione Culturale Il Liri • Confronto in sala • Conclusioni a cura del Comitato