FROSINONE - L'ARTE RIDISEGNA LA CITTA'
- Tommaso Villa
Presso la sala teatro dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del City Open Museum (C.O.M.), progetto nazionale di rigenerazione urbana e culturale, finanziato con fondi PNRR (decreto 2023) e che prende vita a Frosinone grazie all’Accademia di Belle Arti. Si tratta di un’iniziativa che coinvolge in rete Accademie di Belle Arti, Conservatori, ISIA, Università e Centri di ricerca, coordinate dall’Accademia di Belle Arti di Carrara, con l’obiettivo di favorire la cooperazione e l’internazionalizzazione del sistema AFAM attraverso progetti di arte pubblica diffusa. Erano presenti la direttrice dell’Accademia Stefania Di Marco, il presidente Paolo Tranquilli Leali, i docenti Loredana Finicelli e Giovanni Verga e, per il Comune di Frosinone, l’assessore al centro storico Rossella Testa e il consigliere delegato ai rapporti con l’Accademia, Dino Iannarilli.
“Urban Crossing/Attraversamenti Urbani” è il titolo del progetto pensato per la città di Frosinone: un intervento artistico che riconfigura spazi noti della città – piazze e scalinate del centro storico – attraverso installazioni scultoree e sonore. L’idea narrativa prende avvio da una suggestione immaginifica: meteoriti cadute sulle città italiane, capaci di trasformare fisicamente e acusticamente i luoghi in cui si sono depositate.
A Frosinone, le “schegge” dei meteoriti assumono la forma di grandi sculture e di frammenti sonori che intrecciano la tradizione musicale ciociara con suoni provenienti dalle città partner del progetto (dal marmo di Carrara al respiro dell’Etna), fino a innesti contemporanei tratti dai media quotidiani. Ne nasce un cortocircuito visivo e sonoro che riformula la percezione dei luoghi, trasformando gli spazi del passaggio in luoghi di esperienza multisensoriale e di rinnovata socialità.
Il progetto è stato realizzato grazie al lavoro congiunto di docenti e studenti di diverse scuole dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone: Scultura (con i docenti Luca Marovino e Salvatore Dimasi), Scenografia (con Anna Maria Recchia), Linguaggi dell’audiovisivo, Sound Design, Comunicazione e Valorizzazione del patrimonio artistico contemporaneo. La direzione artistica è affidata ad Antonio Trimani e Giovanni Verga, che hanno guidato studenti e giovani artisti nella creazione delle opere e degli ambienti sonori. City Open Museum non è soltanto un progetto artistico, ma un’occasione per restituire alla comunità spazi dimenticati, trasformandoli in luoghi di esplorazione, relazione e memoria condivisa.