CASSINO - NUOVI ORARI IN MUNICIPIO

  • Tommaso Villa

Da lunedì prossimo, 14 luglio, giorno in cui la Francia festeggia la presa della Bastiglia, i dipendenti del comune di Cassino che ne faranno richiesta, dopo averla attesa in passato, potranno festeggiare l’introduzione dell’articolazione oraria durante il periodo estivo. Fino al 12 settembre la durata di lavoro giornaliera, articolata comunque in cinque giorni lavorativi, sarà di 7 ore e 12 minuti.

Lo stabilisce la delibera di giunta numero 368 approvata nella riunione di ieri pomeriggio. Viene precisato però che si dovrà dare corso anche ad una rotazione dei dipendenti che ne faranno richiesta. Ciò al fine di garantire ai cittadini, anche nella fascia pomeridiana, la continuità dell’apertura degli uffici all’utenza secondo l’orario regolare. Vale a dire il martedì e il giovedì, dalle ore 15 alle ore 18. La fruizione dell’orario di lavoro, così come sopra detto, è rimessa alla richiesta volontaria dei dipendenti. Tale regime orario non si applica, però, al personale turnista del settore Manutenzione e alla Polizia Locale.

“Dopo attenta valutazione, così come si deve quando si introducono innovazioni che modificano abitudini consolidate e coinvolgono i dipendenti e l’utenza – dice l’assessore al Personale e vicesindaco, Gino Ranaldi - abbiamo ritenuto giusto accogliere la proposta dei rappresentanti sindacali. Si tratta, credo, di una decisione che si muove nell’interesse collettivo, in un periodo particolare dell’anno solare”.

“E’ una soluzione già adottata e in vigore in altri comuni pure importanti come il nostro” fanno notare Alessandro Vicari, e Marco Cataldi due giovani dipendenti di questo comune, freschi rappresentanti sindacali Cgil, che, insieme al rappresentante della Uil, Tonino D’Alessandro, ringraziano il sindaco e l’amministrazione comunale “ per aver capito il senso e la validità della proposta avanzata dalla Cgil e dalla Uil. “Si tratta di una modernizzazione del rapporto lavorativo che tiene conto delle mutate abitudini in un certo periodo dell’anno – precisano Vicari e Cataldi- Una decisione che va incontro alle esigenze delle giovani madri dipendenti di questo nostro comune le quali, anziché ricorrere al congedo parentale, possono conciliare, con le scuole chiuse, le particolari esigenze familiari con quelle lavorative”.