PICINISCO - LA TRANSUMANZA E I SUOI SENTIERI
- Tommaso Villa
L’importanza della transumanza, la sua conservazione e valorizzazione, la riscoperta delle antiche tradizioni legate alla pastorizia sono state al centro del convegno che tradizionalmente si tiene a Picinisco in occasione della kermesse gastronomica popolare Pastorizia in Festival, giunta alla sua 23 edizione.
Il convegno sul tema “Valorizzazione della transumanza: i sentieri i sapori, gli uomini e le donne, le praterie l’essenza della Valle di Comino e del PNALM” è stato aperto dal sindaco Marco Scappaticci il quale ha ricordato che “da millenni i nostri pastori percorrono i sentieri della transumanza che conducono in luoghi di almeno quattro regioni (Lazio, l’Abruzzo, il Molise e la Campania) dove svernare prima di tornare nei nostri alpeggi. Proprio la transumanza, attiva e passiva, ha generato il nostro paese ultra millenario grazie alla vivibilità ambientale e biodiversità unica e straordinaria certificata dagli studi delle Università della Tuscia e Federico II.
Nel nostro territorio sono ancora vive le borgate simbolo della transumanza: S. Gennaro, la Liscia, Valle Porcina, Casale e Fontitune, e ciascuna di esse ha ancora il suo tratturo ancora attivo, mentre in molti casi sono in stato di abbandono”.
Quindi ha ammonito che “occorrono interventi di recupero di questi antichi sentieri della transumanza, dichiarata dall’Unesco patrimonio culturale immateriale dell’Umanità”, perché “il recupero di questo patrimonio favorirebbe un rilancio della pastorizia ma consentirebbe anche una fruizione dei tratturi tutto l’anno, favorendo la crescita sostenibile dei flussi turistico-ambientali con ricadute economiche non solo per Picinisco ma anche per gli altri comuni da essi attraversati.
Ed i pastori ed i turisti-naturalisti assolverebbero anche alla funzione strategica di ‘sentinelle’ del territorio, a beneficio della tutela e della sicurezza ambientale”. Ha quindi ricordato i 13 anni di impegno a favore del settore con la realizzazione di nuovi abbeveratoi, nuove recinzioni per gli stazzi, l’allaccio al servizio elettrico ed idrico e tanto altro ed ora “stiamo realizzando anche dei rifugi e un caseificio in quota. Nello stesso tempo abbiamo registrato il notevole accrescimento delle presenze turistiche e la conseguente nascita di nuove attività ricettive e ristorative; e speriamo che questo nostro impegno riesca anche a favorire nuova occupazione giovanile, per fronteggiare il diffuso e crescente fenomeno dello spopolamento”. Quindi, Luca De Carlo (Pres. 9^ Commissione Industria, Commercio, Turismo, Agricoltura del Senato), ha chiarito che “la transumanza e l’alpeggio dei pastori hanno un valore diverso rispetto agli allevamenti intensivi” e che “la valorizzazione della transumanza è un mezzo per avere una propria identità. E Picinisco lo sta facendo molto bene. Bisogna recuperare/realizzare i ricoveri per i pastori ed occorre una gestione sostenibile della fauna selvatica (in Italia ci sono 2.300.0000 cinghiali, ma anche i cervi)”.
Anche Gisela Naturale (V. Pres. 4^ Commissione Politiche Unione europea del Senato) ha evidenziato che “la transumanza è valorizzazione turistica e culturale dei territori e Picinisco è un esempio di sinergia e collaborazione positiva tra i vari operatori, enti ed associazioni” auspicando “una necessaria convivenza comportamentale tra pastori, turisti, greggi e cani per il funzionamento ottimale del sistema pastorale”. Luciano Sammarone (Direttore P.N.A.L.M.) ha chiarito che “la transumanza è mezzo di conservazione dell’habitat naturale delle montagne. Bisogna favorire la Transumanza e consentire ai pastori di vivere dignitosamente durante la permanenza in alpeggio con stazzi sostenibili ed attrezzati. La revisione della legge 157 va bene ma deve conservare i suoi punti cardine”.
Domenico Antonio Galatà (Pres. Associazione nutrizionisti in cucina) ha toccato gli aspetti legati alla dieta e all’utilizzo del formaggio ammonendo che “stare bene non è solo dieta ma fare movimento e vita sana” e che “erroneamente, il formaggio ha sofferto l’inserimento nelle diete. In molti di essi non c’è il lattosio e quelli stagionati vanno bene ed il formaggio va inserito nelle diete non come elemento quantitativo ma qualitativo”. Presente al convegno anche Sara Carallo (Ricercatrice e docente Geografia Roma Tre e Società Geografica Italiana), autrice di un libro sulle le vie della Transumanza secondo cui “nella Valle di Comino sono stati censiti 400 km di percorsi e sono attive ancora due transumanze: quelle delle famiglie Pia e Cedrone”. E Maria Pia (Imprenditrice agricola di Picinisco”, 9^ generazione di pastori, ha informato di aver “avviato un progetto di transumanza condivisa con guide ambientaliste in cui turisti-naturalisti possono percorrere 17 km di sentieri, dormire una notte all’addiaccio e scoprire il valore della vita del pastore vivendo con gli animali e con la natura, e vedere come nasce il formaggio”. Ha quindi auspicato che la nuova legge allo studio del Governo preveda anche “il riconoscimento concreto del lavoro del pastore anche con un coinvolgimento responsabile nella pianificazione della vita in montagna e la creazione di strutture sostenibili in grado di ospitare i pastori durante la permanenza negli alpeggi”. Infine, Claudio Di Giovannantonio (dirigente Arsial) che sta lavorando al progetto Life Grace sulla conservazione di tre habitat seminaturali, ha ammonito che nella Valle di Comino, in proporzione al territorio “occorrono 40 nuovi giovani pastori (il 40% dei pascoli non è utilizzato)” e che “bisogna rilanciare agricoltura e pastorizia, anche con l’assegnazione ai pastori di pascoli e terreni silienti”. Il convegno è stato coordinato da Selena Vacca, consulente legislativo presso il Senato della Repubblica che ha dialogato con i relatori. Anche quest’anno Pastorizia in Festival si è confermato l’evento simbolo dell’estate di un territorio che abbraccia il Basso Lazio ed i comuni confinanti di Abruzzo, Molise e Caserta, presenti numerosi con sindaci e rappresentanti istituzionali con un boom di presenza che hanno addirittura superato i già clamorosi numeri degli scorsi anni.
“Ringrazio di cuore – ha commentato entusiasta il presidente dell’Associazione Pastorizia in Festival Antonio Mancini – tutti i numerosi volontari che hanno reso possibile questo vero miracolo sociale e culturale che pone al centro dell’attenzione generale la nostra Picinisco con le sue tradizioni millenarie e l’enogastronomia. Questo evento punta proprio alla conservazione di queste tradizioni e allo sviluppo della nostra economia che è fondata su attività agropastorali, ricettività e ristorazione”.
Per l’emozionata e soddisfatta Paola Andreucci, vice sindaco, particolarmente impegnata nel sociale e nella cultura, “il risultato di questo evento ripaga delle fatiche quotidiane di questa amministrazione a favore dei cittadini, delle imprese e delle attività economiche. Vedere Picinisco meta di migliaia di turisti ci riempie di orgoglio per una manifestazione unica ed attrattiva che contribuisce alla crescita economica e sociale della comunità”. Ricchissimo il programma degli eventi che hanno riguardato tutti gli angoli più suggestivi e caratteristici del borgo millenario di Picinisco all’interno dei quali, i turisti, trasportati da tanta buona musica popolare ed allegria, hanno gustato le più variegate specialità enogastronomiche locali, oltre, ovviamente, il pregiato Pecorino Dop di Picinisco di cui il sindaco Scappaticci ha tagliato una forma, aprendo ufficialmente la manifestazione estiva 2025.