ALATRI - LA CITTA' RICORDI LEONCILLO LEONARDI

  • Tommaso Villa

Il 18 novembre del 1915 nasceva a Spoleto il ceramista Leoncillo Leonardi. Poteva essere una bella occasione per la Città di Alatri presentare la sua nuova collocazione, magari con una piccola mostra dell'artista a 110 anni dalla nascita di quella meravigliosa e suggestiva opera in ceramica che Leoncillo realizzò nel 1960 collocandola nell'ingresso della scuola elementare Luigi Ceci (in demolizione proprio in questi giorni).

Leoncillo Leonardi nel corso della sua attività ha realizzato numerose opere decorative per navi da crociera, hotel, cinema, chiese, grandi magazzini, ospedali ed altri riferibili alla legge del 2% fatte per sedi dell’Inps, Ina-casa o scuole pubbliche. Se tra queste ultime se ne certificava l’esistenza, in tempi vicini ai nostri, soltanto di una a lui direttamente attribuibile, installata nel 1960 all’ingresso della scuola media Dante Alighieri di Spoleto, spostata e ricollocata nel 2019, per la sua salvaguardia e valorizzazione, presso la Galleria d’Arte Moderna di Spoleto a Palazzo Collicola, del bassorilievo di Alatri si avevano notizie parziali e soprattutto nessuna riproduzione fotografica pubblicata su libri e cataloghi. Esiste però una tempera su cartone, indicata col titolo Composizione, di cm 85 x 25, pubblicata nel catalogo generale di Leoncillo edito da Claudio Spadoni nel 1983.

Il bassorilievo composto da 24 formelle disposte orizzontalmente su tre file , in ceramica smaltata e cruda , presenta tre diverse modalità di lettura a livello iconografico delle dimensioni di 56x40 ognuna. Nella parte sinistra centrale, la chiara raffigurazione di quattro bambini/e che tenendosi per mano danzano in circolo intorno ad un albero con quattro grossi frutti rossi, mentre nella parte più a destra e sulla fascia superiore si vedono chiaramente, per quanto schematizzati ma allo stesso tempo fedeli nei particolari, la cinta delle mura della maestosa acropoli, la chiesa di Santa Maria Maggiore con la fontana Pia al centro della piazza e la Concattedrale di Alatri.

La fascia inferiore presenta invece motivi di alberi, alternati a volatili domestici come una colomba, una gallina e un gallo e nella parte sinistra foglie e alberi stilizzati nella fascia mediana, colombe bianche e grigie in volo in quella superiore e in quella inferiore frutti, tra cui due fette di anguria, di cui una poggiata su un portafrutta. La ricollocazione museale, meglio ancora se permanente, potrebbe farne un motivo di attrazione turistica e culturale per la città di Alatri. A quanto ci risulta il bassorilievo è stato smontato (ci auguriamo con la massima accortezza e cura onde evitare danni irreparabili) e riposto nel Museo civico di Alatri. Dal momento del trasferimento sono trascorsi molti mesi ma dell'importante opera nessuno pare ne abbia potuto godere.

Bruno Gatta