CAMPOLI - URBANISTICA: MAZZONE "STRONCA" LA DI BENEDETTO

  • Tommaso Villa

Il Piano regolatore generale (PRG), oggi denominato Piano urbanistico comunale generale (PUCG), del Comune di Campoli Appennino, approvato nella seduta del Consiglio Comunale del 6 agosto 2025 è partito nel 2009, sotto l’amministrazione del sindaco Mazzone, ed è proseguito fino al 2016 sempre con lo stesso primo cittadino. Dal 2017, la gestione è passata al sindaco Di Benedetto.

Dall’insediamento dell’attuale amministrazione (giugno 2022), del Piano non si è saputo più nulla: nessuna convocazione, nessun avviso, nessun contatto, neppure una voce di corridoio. Al punto che si era arrivati a pensare che si fosse rinunciato del tutto a portarlo a termine. Poi, all’improvviso e senza alcun preavviso, nell’agosto 2025 siamo stati convocati per l’approvazione del PUGC, ricevendo copia del documento via PEC.

Al di là della sorpresa per la convocazione, lo stupore vero è arrivato quando abbiamo letto il tanto atteso PUGC (ex PRG), su cui negli anni passati in ogni caso avevamo ragionato e lavorato. In questo “mitico” PUGC: • non sono previste aree per nuove costruzioni residenziali; • non sono previste aree per nuovi insediamenti industriali; • non sono previste aree per nuovi insediamenti commerciali; • le aree per nuovi insediamenti turistico-ricettivi, salvo un paio di situazioni poco chiare, coincidono con strutture già esistenti (non tutte censite); • non sono previste aree per lo sviluppo tecnologico.

Non c’è nulla sull’area dell’Orso, nulla sul tartufo, nulla sul sito archeologico di San Pancrazio, nulla sulla chiesetta di Carpello. Nessuna idea di sviluppo, nessuna prospettiva: semplicemente, niente. La sindaca Di Benedetto ha dichiarato che “questo strumento urbanistico non deve essere visto come un punto di arrivo, ma come una base concreta su cui costruire il futuro del Comune di Campoli Appennino ”. Mah…

Aggiunge poi che il PUGC ha valenza non solo comunale, ma anche provinciale e — aggiungiamo noi — regionale. E in effetti, provinciale e regionale lo è, ma soprattutto perché il nostro Comune si è dimostrato disposto ad accettare senza obiezioni tutti i vincoli e le restrizioni proposte.

Quanto ai benefici per i cittadini di Campoli Appennino, temiamo siano davvero pochi… a parte forse per il Responsabile del Servizio finanziario-tributi, che non tarderà a richiamare i proprietari delle poche aree edificabili (a completamento di fabbricati esistenti) per il pagamento dei tributi, che — in linea con IMU e tassa rifiuti — saranno naturalmente al massimo consentito dalla legge. Secondo la sindaca, tutto ciò rappresenta “l’espressione concreta della visione politica dell’attuale amministrazione”. Uau…!!!

Ancora una volta, ciò che emerge da questa vicenda è la straordinaria capacità di questa amministrazione di “vendere fumo”. E va bene, al fumo ci si abitua… e se è colorato può anche far piacere. Ma questa volta non parliamo delle luminarie di Natale o dell’estate campolese: la storia del PUGC, gestita con superficialità, arroganza e presunzione, e soprattutto il modo in cui è stata conclusa, rischiano di penalizzare seriamente le prospettive di sviluppo del Comune di Campoli Appennino.

E come se non bastasse, alla fine della giostra, dopo anni di totale silenzio e mancata comunicazione, la sindaca ha ritenuto opportuno “bacchettarci” pubblicamente, sui social e sulla stampa, per non aver partecipato al Consiglio comunale di approvazione del PUGC. Mitica… proprio come il suo PUGC !

Pietro Mazzone Ex sindaco di Campoli