GIULIANO - IN MEMORIA DI ARMANDO FABI

  • Tommaso Villa

L'11 novembre del 1961 a Kindu, nella Repubblica democratica (?) del Congo 13 aviatori italiani vennero trucidati da soldati congolesi nel corso della guerra civile. I tredici martiri di Kindu, così come qualcuno ancora li ricorda, pare che vennero scambiati per 13 mercenari belgi (poco dopo che la nazione africana aveva proclamato l'indipendenza dal Belgio). Tra questi vi era il sergente maggiore Armando Fabi nato a Giuliano di Roma il 23 ottobre del 1931, medaglia d'oro al valor militare "Alla memoria" e appartenente alla 46 Brigata aerea (Equipaggio del C-119 India 6049- radio lyra 33). I 13 aviatori operavano da oltre un anno in Congo e il 23 novembre del 1961 sarebbero dovuti tornare in Italia. I due aeroplani trasportavano rifornimenti per i caschi blu malesi. Una missione per l'Onu come tante. Gli aviatori italiani dopo aver effettuato le operazioni si recarono alla mensa e non armati. Alcuni soldati congolesi ammutinati entrarono con forza nei locali e uccisero un ufficiale medico e trasportarono gli altri 12 in una prigione dove più tardi furono barbaramente trucidati. I loro corpi vennero sepolti da un poliziotto congolese per scongiurare il vilipendio dei cadaveri - narrarono le cronache di quegli anni. Grazie a quel gesto di pietas qualche giorno dopo fu possibile riconoscere i loro corpi. Ma ancora adesso a distanza di oltre 60 anni ancora non è stata fatta piena luce di quel avvenimento. Qualche anno fa sul Corriere della Sera, Rita Gonelli figlia di Giorgio capitano pilota (uno dei martiri di Kindu) affermò: "Fu una delle prime missioni di pace dell'Onu, ma li hanno dimenticati. Mio papà fu lasciato in balia dei ribelli cannibali di Kindu". Versioni contrastanti a proposito dell'intervento del poliziotto congolese, pare, invece che, ad uno degli uccisi venne strappato il cuore, le salme vennero smembrate ed i loro resti venduti al mercato. Per la cronaca,comunque il Tribunale internazionale condannò soltanto tre uomini, ma rimasero liberi di lasciare il Congo. Sempre La figlia del capitano Gonelli: "Gli autori dei fatti non hanno mai pagato per i loro orrendi delitti. Ho cercato di ottenere il fascicolo del processo: negato. E in Italia gli atti sono secretati". Qualcuno ha proposto la beatificazione per i 13 martiri di Kindu.

Bruno Gatta