EDITORIALE - SOLIDARIETA' AL DEPUTATO RUSPANDINI

  • Tommaso Villa

Questa volta il deputato Massimo Ruspandini (Fdi) merita tutta la nostra affettuosa solidarietà: politica e personale. Come se non bastassero le sempre più insistenti scorribande in Ciociaria dell’assessore regionale Giancarlo Righini (Fdi). Quello che, però, non lo vuole avvicendare alla guida politica del partito.

Nei fatti e nella sostanza delle cose lo sta avvicendando nella guida amministrativa ed elettorale del partito. Nella scelta dei candidati e delle candidate alle regionali e alle provinciali.

In questo "bipolare" scenario si inserisce ciò che accadrà venerdì sera, in piazza Berardi, a Ceccano. Nella locandina di presentazione dell’evento ci sono “20” venti nomi. Quello di Giancarlo Righini è l’unico scritto in grassetto. Quello del deputato Massimo Ruspandini non c’è.

L’ex “figlioccio” politico e amministrativo di Ruspandini si è affrettato a far sapere che il deputato non è in Italia. Vero. Ma se si voleva e si doveva portare rispetto, personale e politico, a Massimo Ruspandini la “Notte Verde” poteva essere semplicemente anticipata o posticipata. No, meglio farla quando lui non c'è.

La sostanza delle cose è che basta e avanza Righini. Per questo, stavolta, il deputato merita la nostra solidarietà. Ma non vi pare di esagerare? In fondo è ancora il segretario provinciale di Fdi. Forse ha ragione Mauro Tomaselli quando parla di Coltelli d’Italia.