ISOLA LIRI - LA CONGIURA DEI BARONI E DEI SINDACI
- Tommaso Villa
Nella reggia di Isola Liri, il 5 agosto del 1496 si tenne la seconda congiura dei baroni. La prima fu contro gli aragonesi e fu domata nel sangue con la sottomissione dei feudatari congiurati.
La seconda congiura dei baroni a Isola Liri scattò in seguito alla spedizione di Carlo VIII e alla sua frettolosa partenza verso la Francia. Re Ferdinando II d’Aragona morì giovanissimo un paio di mesi dopo. Nonostante ciò scattò la repressione.
Se ne occupò il Gran Capitano Consalvo di Cordova, la reggia di Isola Liri cadde nonostante la strenua difesa dell’alvitano Mario Equicola. La repressione fu spietata.
L’altra sera a Isola Liri, dopo 531 anni si è tenuta la terza congiura. Questa volta non dei baroni, ma dei sindaci Ciociari. Per adesso erano pochini: tre su 91. Intorno ad un tavolo si sono ritrovati il sindaco di una Città fluviale, pare fresco di corposa consulenza in Regione, quello di un ridente paese lacustre e il primo cittadino che gode della protezione di una Scala Santa. Può fare tutte le macedonie che vuole tanto ha tutte le indulgenze plenarie... politiche.
Un uccellino che stava ad un tavolo vicino e che ha fatto finta di essere distratto ha capito tutto: “Parlavano delle provinciali”. Un bel “Calderone”.
Ora, però, bisogna fare attenzione perché le precedenti congiure si sono concluse con le repressioni. Politiche ma pur sempre di repressioni si tratta e che governa grazie alla macedonia deve fare più attenzione di altri. Rischia di scendere dalla Scala Santa e di non salire all’ombra del campanile. (Nella foto la sala delle rondinelle della reggia di Isola Liri).