STELLANTIS CASSINO - CRISI OCCUPAZIONALE E INDUSTRIALE

  • Tommaso Villa

Il mercato automobilistico italiano continua a mostrare segni di sofferenza. Nel mese di agosto 2025 sono state immatricolate 67.272 nuove vetture, con un calo del 2,7% rispetto allo stesso periodo del 2024. Nei primi otto mesi dell’anno, il totale delle vendite si è fermato a poco più di 1 milione di unità, segnando un arretramento del 3,6%.

In questo quadro generale di difficoltà, spiccano i dati di Stellantis, che ad agosto ha registrato 17.690 immatricolazioni, in crescita del 3,1%. La quota di mercato del gruppo è così salita al 26,3%, contro il 24,8% di un anno fa.

Un dato positivo che però non basta a nascondere le criticità strutturali del settore e, soprattutto, le difficoltà dei siti produttivi italiani. In particolare, resta preoccupante la situazione dello stabilimento Stellantis di Cassino, ormai da mesi quasi fermo. Qui la produzione è crollata di oltre il 45% nel 2024 e nel primo semestre del 2025 si è fermata a sole 10.500 vetture, ben il 34% in meno rispetto all’anno precedente.

Le linee di montaggio hanno subito frequenti stop per mancanza di ordini e il futuro appare ancora incerto, nonostante le rassicurazioni del gruppo su nuovi modelli ibridi ed elettrici da produrre in Italia.

Così, mentre Stellantis riesce a rafforzare le proprie quote di mercato sul fronte commerciale, resta irrisolto il nodo occupazionale e industriale di Cassino, simbolo di un comparto che in Ciociaria è stato motore di sviluppo e lavoro e che oggi rischia di scivolare ai margini.