SANITA' - REINTERNALIZZARE SUBITO I SERVIZI
- Tommaso Villa
“Reinternalizzare i servizi sanitari è un atto dovuto per lavoratori, per il bilancio aziendale sostenuto dai cittadini contribuenti e per il rilancio dell’economia del paese”.
E’ quanto afferma la Segretaria Provinciale UGL Salute Rosa Roccatani.
“Da una verifica sommaria degli atti formali (determine/Delibere) in nostro possesso – spiega la Roccatani - inerente l’assistenza domiciliare nei primi due trimestri dell’anno in corso, escluso Emodialisi, Riabilitazione e Hospice domiciliare, il costo si attesta in 5 milioni e 283 mila euro Facendo un calcolo dello speso, in considerazione che il costo annuo di un dipendente professione Infermiere si attesta in circa 35.000,00 - 40.000 euro e quello di un medico in circa 65.000,00 - 70.000,00 euro, l’azienda con i medesimi fondi avrebbe potuto assumere 200 infermieri e 60 medici a tempo pieno, numero che indubbiamente poteva garantire molto bene il servizio e non solo, avrebbe infatti anche garantito una retribuzione conforme al CCNL sanità previsto per i dipendenti a tempo pieno del settore sanitario, cosa che di certo non è garantito ai professionisti afferenti le ditte esterne, in considerazione del fatto che la stragrande maggioranza gode di contratti Part-Time”.
Questo e tanti altri servzi, comporta inevitabilmente anche un esercito di lavoratori poveri. “L’UGL Salute – chiosa la Roccatani – auspica che sia dato seguito alla reinternalizzazione dei servizi, che indubbiamente comporta meno costi, più efficienza, meno povertà nel sociale, e funge da stimolare per il rilancio dell’economia del paese”.