CASSINO - "CITTA' OSTAGGIO DEI BAR"
- Tommaso Villa
“Movida senza regole: il consiglio comunale conferma l’apertura fino alle 2 di notte in piazza Labriola e Corso della Repubblica. Città ostaggio dei bar, ignorati cittadini e legalità.”
Lo affermano i consiglieri comunali Giuseppe Sebastianelli, Franco Evangelista e Arduino Incagnoli che aggiungono: "Nel consiglio comunale di ieri sera è stata confermata la modifica al regolamento che disciplina gli orari di apertura e chiusura dei bar e dei locali pubblici nel centro di Cassino. Le attività potranno restare aperte fino alle ore 2 di notte, sia in Piazza Labriola che su Corso della Repubblica, zone già da tempo al centro delle polemiche per risse, schiamazzi, abuso di suolo pubblico e irregolarità nella somministrazione alimentare.
Una decisione sconcertante, che ci lascia profondamente delusi e preoccupati. Ci aspettavamo – anzi, ci sembrava doveroso – un provvedimento più restrittivo, alla luce delle continue lamentele dei cittadini che abitano nelle zone interessate dalla movida notturna, ma soprattutto alla luce del gravissimo attentato ai danni di un magistrato, fatto che avrebbe dovuto indurre il consiglio comunale ad agire con maggiore prudenza e rispetto per le istituzioni.
Nelle ultime settimane si sono susseguiti tavoli tecnici in Comune, incontri con la Prefettura e con le massime autorità provinciali delle forze dell’ordine. Il tema era uno solo: quali misure adottare per garantire la sicurezza e tutelare i cittadini, i residenti e le istituzioni coinvolte. E invece il consiglio comunale, con la votazione di ieri, ha deciso scientemente di uscire fuori dagli schemi, andando in direzione opposta al buon senso e alla responsabilità amministrativa.
Cassino oggi è una città ostaggio dei bar.
I regolamenti si piegano agli interessi di pochi, ignorando il grido di aiuto di chi vive nel centro cittadino e vede trasformarsi la propria quotidianità in un incubo notturno. Anziché rafforzare i controlli, si allentano le regole. Anziché sostenere i cittadini, si favorisce chi ha più voce, più amicizie o più peso economico.
Piazza Labriola e Corso della Repubblica, ricettacoli ormai abituali di risse, musica ad alto volume, schiamazzi, sporcizia e disturbo della quiete pubblica, avranno così la benedizione ufficiale per restare aperti fino alle 2 del mattino. La legalità? Secondaria. La vivibilità? Irrilevante.
E a questo si aggiunge un altro aspetto scandaloso: la somministrazione illegale di cibo da parte di bar che non dispongono delle necessarie autorizzazioni. Cucine improvvisate, spazi inadeguati, personale non formato, nessun rispetto delle normative sanitarie. Se un locale ha una cucina di 10 metri quadrati, non può servire cibo a 50 persone. Ma questo, evidentemente, non interessa all’amministrazione, che preferisce chiudere gli occhi di fronte a comportamenti che mettono a rischio la salute pubblica e la concorrenza leale.
Non diciamo che le attività debbano chiudere. Ma diciamo che devono operare nel rispetto delle regole, dentro i confini della legalità. Chi vuole tenere aperto dopo mezzanotte, lo faccia dentro il proprio locale. Il suolo pubblico è un bene comune, non un’estensione privata del bar di turno. È inaccettabile che l’amministrazione comunale tratti lo spazio pubblico come merce di scambio politico.
La vera emergenza non è la piazza. La vera emergenza è l’assenza di coraggio amministrativo. È la sudditanza morale verso chi urla di più.
Per questo - concludono - oggi denunciamo pubblicamente una deriva che non ha più nulla di amministrativo, ma che è diventata etica, culturale, istituzionale. E lo facciamo per rispetto di chi vive a Cassino, di chi lavora onestamente, di chi ancora crede che le regole siano un presidio di civiltà e non un ostacolo da aggirare".