ISOLA LIRI - CHE FINE HA FATTO IL DEPURATORE?
- Tommaso Villa
"Open Water – Isola del Liri Trasparente” A Isola del Liri l’acqua scorre, ma le informazioni no. Di trasparente, per ora, c’è solo la promessa. Il nuovo impianto di depurazione, quello che doveva restituire al fiume la limpidezza di un tempo, sembra svanito tra le carte e i comunicati. Autorizzazioni rilasciate, atti depositati, progetti annunciati — ma nei fatti non si vede l’ombra di un cantiere.
Solo silenzi, rinvii, e un continuo rimbalzo di responsabilità tra enti, uffici e società. Ognuno pare avere la propria verità in tasca, ma alla fine la tasca resta vuota. E nel frattempo il Liri continua a scorrere, specchiando un dubbio sempre più grande: che fine ha fatto il depuratore?
Non si tratta di puntare il dito, ma di chiedere chiarezza. Perché la trasparenza, qui, non è un concetto astratto: è una condizione fisica, visibile, concreta. Le acque limpide sono il primo biglietto da visita per una città che sta puntando con coraggio sul turismo, sull’accoglienza e sulla valorizzazione del suo patrimonio naturale. Ma se la storia del depuratore resta confusa, questa vicenda finisce per apparire torbida come le acque del Liri nei giorni peggiori.
Non vogliamo accuse, vogliamo risposte. Non vogliamo sospetti, ma informazioni pubbliche: chi è il responsabile del procedimento, a che punto sono i lavori, quali sono i tempi, dove possiamo leggere gli aggiornamenti Domande semplici, da cittadini prima che da giornalisti.
Quando chiediamo trasparenza, non ci rivolgiamo soltanto al Comune, ma a tutti gli enti preposti: ACEA Ato 5, EGATO 5 Frosinone, ARPA Lazio, Provincia e Regione Lazio. Tutti, nessuno escluso. Perché il Liri è di tutti, e la sua salute non può dipendere dai silenzi incrociati. Un progetto di depurazione non è un tema tecnico, ma un atto di fiducia collettiva. E una città che si specchia nel suo fiume, deve avere il coraggio di guardarsi fino in fondo. “Open Water” non è un titolo, è un invito.