ANAGNI - CHIAREZZA SULLA TARI
- Tommaso Villa
Chiarezza sulla TARI e verità sui fatti. Negli ultimi giorni sono circolate diverse informazioni sulla TARI, la tassa sui rifiuti. Comprendiamo bene la preoccupazione dei cittadini di fronte a importi più alti rispetto al passato, ma proprio per questo è importante spiegare in modo chiaro e trasparente le cause di queste variazioni, evitando equivoci e strumentalizzazioni.
Partiamo da un punto fondamentale: da novembre 2025 è iniziata la riscossione della TARI relativa all’anno in corso, mentre ad agosto si era concluso il pagamento della TARI 2024.
Questa non è stata una scelta discrezionale del Comune, ma un obbligo di legge. Le norme sulla gestione delle entrate impongono infatti che i tributi vengano riscossi nello stesso esercizio finanziario in cui vengono accertati.
Negli anni passati, ad Anagni si è sempre pagata la TARI dell’anno precedente, cioè con un anno di ritardo. Era una prassi consolidata ma anomala, che non rispecchiava quanto previsto dalla normativa. L’Amministrazione ha ritenuto necessario correggere e riallineare questa situazione, riportando il sistema di riscossione entro i tempi stabiliti dalla legge e rendendo più chiari e trasparenti i bilanci comunali.
A questo si aggiunge una novità importante: l’introduzione del Bonus Sociale TARI, stabilito da ARERA, che consente un’agevolazione per le famiglie in difficoltà economica. Per poter applicare correttamente questo bonus, la riscossione deve avvenire nell’anno di riferimento. Se si fosse mantenuto il vecchio sistema – con un anno di ritardo – molte famiglie non avrebbero potuto usufruirne.
Per questa ragione, il Consiglio comunale, con delibera n. 31 del 4 settembre 2025, approvata all’unanimità, ha deciso di uniformarsi alla normativa, prevedendo rate ogni due mesi oppure, per chi preferisce, la possibilità di pagare tutto in un’unica soluzione entro maggio 2026.
Un altro tema riguarda l’aumento delle tariffe. È giusto dirlo chiaramente: l’Amministrazione comunale non ha la facoltà di stabilire in modo arbitrario l’importo della TARI. La legge obbliga tutti i Comuni italiani a coprire interamente il costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti attraverso le tariffe pagate dai cittadini. Non è quindi possibile utilizzare altre entrate comunali per compensare gli aumenti.
Il rincaro che oggi si avverte deriva dall’aumento dei costi di smaltimento stabiliti dalla SAF, la società provinciale che gestisce gli impianti. I numeri sono eloquenti: nel 2005 smaltire una tonnellata di rifiuto indifferenziato costava 79,20 euro; nel 2024 costava 186,01 euro; e da luglio 2025 siamo passati a 239,53 euro, con un incremento di circa il 30% in pochi mesi. È un aumento deciso a livello sovracomunale, che inevitabilmente si riflette anche sulle bollette dei cittadini.
L’Amministrazione comunale sta esercitando un controllo costante sull’operato della ditta incaricata della raccolta, intervenendo quando necessario per richiamare al rispetto degli obblighi contrattuali e migliorare il servizio.
Parallelamente, è in corso la definizione del progetto per l’isola ecologica comunale. Non si tratta di un progetto abbandonato, ma di un iter complesso che ha richiesto ulteriori verifiche tecniche e autorizzative, indispensabili per garantirne la piena regolarità. Sul piano politico, è naturale che l’opposizione esprima le proprie posizioni e le proprie critiche: fa parte del normale confronto democratico. Tuttavia, ci sono ambiti nei quali non ci si può permettere di dire tutto e il contrario di tutto.
Ci sono questioni politiche dove si può discutere, ma ci sono anche materie – come la gestione dei tributi – dove l’amministrazione è chiamata semplicemente ad applicare la legge. È questo che l’Amministrazione ha fatto e continuerà a fare, con senso di responsabilità e rispetto per le regole.
L’Amministrazione è consapevole che l’aumento della TARI rappresenta un impegno economico per i cittadini. Tuttavia, è convinta che, entro un paio d’anni, sarà possibile invertire questa tendenza grazie a una gestione più efficiente del servizio, politiche ambientali più sostenibili, una raccolta differenziata più consapevole e una gestione dei tributi ancora più puntuale.
In questa direzione si sta anche potenziando la lotta all’evasione, perché è giusto che tutti contribuiscano in modo equo: pagare meno, ma pagare tutti, è la condizione essenziale per garantire servizi migliori e un sistema più giusto per l’intera comunità.
L’Amministrazione Comunale di Anagni