SANITA' - CORSA CONTRO IL TEMPO PER REALIZZARE LE OPERE
- Tommaso Villa
Premesso che dall’anno 2021 iniziano le procedure relative al piuano nazionale ripresa resilienzia “PNRR” il cui importo assegnato alla ASL di Frosinone è di euro 55.372.777, 40, da investire, tra l’altro, al miglioramento strutturale con interventi di adeguamenti sismico per garantire la sicurezza degli edifici ospedalieri – oltrechè realizzazione di n.8 case di cumunità e n.6 ospedali di comunità, secondo quanto riportato nella stragrante maggioranza degli atti aziendale (delibere/determine.
Che dall’anno 2022, pur comprendendo le tematiche burocratiche del percorso, a tutt’oggi non si è dato corso alla realizzazione delle predette case e ospedali di cumunità, tant’è che stante i tempi previsti della predetta realizzazione, si preannuncia Parallelamente solo in questi giorni l’inizio dei lavori delle tante realizzazione, ponendo in forte criticità il mantenimento degli attuali servizi agli utenti e contestualmente disagio al personale dipendente.
È di questi giorni infatti, che la ASl di Frosinone preannuncia l’inizio lavori in più presidi sanitari distrettuali: Frosinone viale Mazzini – Fiuggi servizi: centro vaccinazione – ambulatori – materno infantile – SRMEE – UCP – CUP, Pontecorvo e così nella stragrante maggioranza dei presidi, con forte ripercussioni sui servizi all’utente.
Mi chiedo e chiedo, visto l’avvio delle procedure del Piano Nazionale Ripresa Resilienza iniziato dal lontano 2022, perché solo oggi alle soglie della scadenza dei termini (31/12/2025) si da inizio ai lavori? Non era forse necessaria una corretta programmazione dei lavori nei tempi utili, magari graduali e frazionati, evitando così il blocco delle attività sanitarie agli utenti e i non pochi disagi ai lavoratori dipendenti?
Peraltro, stante l’annosa carenza di dipendenti, con quale personale potrà l’azienda USL garantire i servzi territoriali? Non era forse più utile investire risorse per garantire l’emergenza/urgenza incrementanto il numero di posti letto notevolmente al disotto di quelli imposti dai LEA? Si continua a parlare di DEA di II° livello per la città di Frosinone quando, se ad oggi a malapena sono garantiti i requisiti previsti per un DEA di I° livello.
Vale rammentare che i cittadini ciociari contribuiscono come tutti ai costi sanitari e, non è condivisibile che potersi curare devono pagare o varcare i confini provinciale.
Rosa Roccatani
segretario prov.le ugl salute