MOBILITA' - SI TORNA A PARLARE DI ALTA VELOCITA'
- Tommaso Villa
Dopo anni di promesse e illusioni, la Ciociaria torna a parlare di Alta Velocità. Oggi, 2 settembre 2025, presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il ministro Matteo Salvini ha convocato il primo tavolo tecnico dedicato alla possibile fermata AV nel Frusinate, lungo la linea Roma–Napoli.
Attorno al tavolo sedevano i tecnici del MIT, i vertici di RFI, Trenitalia e Ferrovie dello Stato, il presidente della Regione Francesco Rocca con gli assessori Ghera e Schiboni, l’on. Nicola Ottaviani, il presidente della Provincia Luca Di Stefano, il consigliere Andrea Amata e i sindaci di Frosinone (Mastrangeli), Ferentino (Fiorletta) e Supino (Barletta).
Il punto centrale è stato lo studio di prefattibilità di RFI, che ha messo a confronto tre localizzazioni: Ferentino, Patrica e Roccasecca–San Giovanni Incarico. Risultato? Ferentino esce come opzione principale, l’unica ritenuta “stabile” sotto il profilo tecnico ed economico.
Salvini ha promesso “risposte concrete ai territori”, Rocca ha parlato di “grande occasione per la Ciociaria”. Tutto giusto, ma intanto la provincia resta tagliata fuori da un servizio che altrove corre da anni. Cassino, con la sua università e il polo industriale, non compare nemmeno nella lista. Roccasecca, simbolo della tratta storica, viene relegata a ipotesi.
La verità è che si ricomincia da capo: entro ottobre è attesa una nuova riunione, con ulteriori analisi costi-benefici. Insomma, ancora carte, tavoli e promesse. Intanto i pendolari continuano a prendere treni regionali obsoleti e i nostri giovani partono per studiare e lavorare altrove.
La fermata AV in Ciociaria è attesa come acqua nel deserto, ma il rischio è che rimanga ancora una volta un miraggio.