IL PARERE - ISOLA E' LA ... CITTA' DELLE CASCATE

  • Tommaso Villa

Ho letto con interesse gli articoli della rubrica Goccia d’Acqua. Condivido la visione di Isola del Liri come città che deve essere “riunita” come i puntini di un gioco della Settimana Enigmistica: tanti frammenti, tante storie, tante realtà che oggi vivono separate e che andrebbero ricondotte ad un’unica immagine di insieme.

Ma vorrei aggiungere due riflessioni personali. La prima riguarda chi ha fatto grande Isola. Non sono stati, a mio avviso, gli amministratori di un tempo, ma piuttosto gli imprenditori che hanno avuto la capacità di leggere le potenzialità del territorio e sfruttarle con visione. E non si sono fermati ai confini comunali: hanno ragionato in termini di rete, di opportunità e di sviluppo, spingendosi ben oltre. Per questo i “puntini” che uniscono la nostra storia non si limitano all’area urbana di Isola, ma abbracciano un territorio più ampio, che va dalle acque preziose del Fibreno fino a Ceprano, passando per un sistema economico, sociale e culturale che ha avuto nella città delle cascate il suo epicentro.

La seconda riguarda l’identità di Isola. Ogni volta cerchiamo di reinventarla con un brand diverso: “città della musica”, “città dell’energia”, “città fabbrica”. Tutti titoli che hanno un senso, ma rischiano di confondere il messaggio. L’identità autentica, riconosciuta dentro e fuori i nostri confini, è una sola: Isola del Liri, città delle cascate.

È la nostra carta d’identità naturale, unica in Europa, quella che ci ha fatto conoscere nel mondo e che non dobbiamo mai dare per scontata. Forse ripartire da qui, senza dimenticarlo, è il modo migliore per unire davvero quei puntini e ridare forza alla nostra comunità.