CASSINO AMBIENTE - GLI EROI DI NOCIONE

  • Tommaso Villa

La storia di Nocione non è soltanto la storia di un’area contaminata, di falde avvelenate e di una comunità ferita. È anche la storia di uomini delle istituzioni che, con coraggio e senso del dovere, hanno reso possibile che la verità venisse a galla, permettendo il riconoscimento ufficiale di quella che per troppo tempo era stata una ferita nascosta.

Gli “eroi di Nocione” non indossavano mantelli, ma divise e toghe. Erano servitori dello Stato che hanno scelto di non girarsi dall’altra parte. Primo fra tutti Luciano D’Emmanuele, Procuratore Capo, che ha avuto la forza di credere nelle denunce e di dare impulso alle indagini, aprendo una strada che sembrava impossibile.

Accanto a lui, la determinazione e la professionalità del Capitano Ciccarelli e del Tenente Patrizio Fontanella della Guardia di Finanza di Cassino, che hanno lavorato con dedizione per ricostruire i tasselli di una vicenda complessa. Fondamentale è stato anche l’impegno del Sostituto Commissario Roberto Mancini, figura di spicco della CriminalPol di Roma, che ha dato un contributo decisivo portando esperienza e competenze investigative di altissimo livello.

Sul territorio hanno avuto un ruolo prezioso gli Ispettori Di Cicco e Crescenzo Pittiglio del Commissariato di Cassino, insieme al Maresciallo Antonio Fascia della Guardia di Finanza, che hanno operato con costanza e rigore. Infine, non meno importante, il lavoro del Maresciallo Longo dei Carabinieri Tutela Ambiente di Roma, che ha garantito un contributo determinante nella fase di accertamento e tutela del territorio.

Questi uomini hanno dimostrato che la giustizia non è un concetto astratto, ma una scelta quotidiana fatta di impegno, sacrificio e coraggio. Senza di loro, oggi Nocione rischierebbe di essere solo una pagina cancellata o mai scritta. Per questo possiamo chiamarli a pieno titolo gli eroi di Nocione: custodi della verità, difensori della comunità, esempio di come lo Stato, quando vuole, sa essere davvero dalla parte dei cittadini.

Edoardo Grossi