SALERNO - LA CITTA' - FABBRICA DI ISOLA LIRI

  • Tommaso Villa

Domani, Martedì 14 ottobre, con inizio alle ore 11, nell’Aula Magna del Liceo Classico “Torquato Tasso” di Salerno, il professor architetto Stefano Manlio Mancini, già docente di Storia dell’Arte presso la stessa scuola e originario di Isola del Liri (cittadina laziale in provincia di Frosinone, ma fino al 1927 in provincia di Caserta e, prima dell’Unità d’Italia, facente parte del Regno delle Due Sicilie e che prende, inoltre, il suo nome dalla caratteristica forma del nucleo più antico, racchiuso fra due rami del fiume Liri, ciascuno dei quali presenta una spettacolare cascata), ma da diversi anni residente a Salerno, terrà una conferenza sul tema “I monumenti industriali della ex città-fabbrica di Isola del Liri”.

Dopo i saluti del Dirigente Scolastico, preside prof. Ida Lenza, ed una breve relazione introduttiva del prof. Alfonso Di Muro, docente di Storia dell’Arte presso il medesimo istituto scolastico, a prendere la parola sarà il prof. Mancini – autore di studi e saggi di storia dell’arte, di storia dell’architettura e, in particolare, sull’Archeologia Industriale nel Mezzogiorno d’Italia – che nei giorni precedenti all’evento ha tenuto una lezione propedeutica, alle quattro classi partecipanti alla manifestazione (5A, 5B, 5F e 5H), sulla definizione, sui limiti cronologici della suddetta materia e sul concetto di monumento industriale e che illustrerà, con una serie di interessanti stampe ed immagini d’epoca (di cui alcune degli inizi del ‘900), un centro, la ex “città – fabbrica” di Isola del Liri – un complesso organismo industriale attualmente quasi in disuso, legato al ricco sistema idrico e alle sue valenze produttive – la cui connotazione caratteristica è difficilmente riscontrabile in altre realtà del Meridione.

Nello stesso tempo il docente farà ammirare ai suddetti studenti il suo straordinario patrimonio di memorie, di cultura, di attività. Saranno poi analizzati i processi di lavorazione della carta nelle fabbriche isolane, evidenziando la vocazione industriale e produttiva del territorio lirino. Gli studenti partecipanti alla conferenza potranno così conoscere i monumenti industriali di un centro – sorto in epoca medioevale sulle sponde del fiume Liri – unico esempio nel Basso Lazio di un tipo di sviluppo insediativo, caratteristico soprattutto delle regioni industrializzate del Nord.

In particolare: l’ex Cartonificio Bottaro (l’attuale Centro commerciale), un opificio che in passato vedeva integrate alle funzioni produttive la residenza dei proprietari; la spettacolare Cascata del Valcatoio e il vecchio complesso industriale laniero dell’ex convento di San Francesco, inattivo da diversi anni e attualmente sede distaccata degli uffici comunali e del teatro comunale “Costanzo Costantini”; l’imponente Cascata Verticale e l’isolotto della cartiera Angelo Mancini (già Courrier), la cui peculiarità è in un certo senso l’unità tipologica fabbrica – villa: la fabbrica, infatti, con il suo fronte residenziale rappresentativo e il retrostante nucleo industriale con le relative attrezzature idrauliche, costituisce un particolare esempio di quella compenetrazione tra le funzioni della residenza e della produzione, alla stessa stregua dei manufatti del tessuto urbano che al piano stradale avevano ‘la bottega artigiana’ e al piano superiore la residenza; il castello Boncompagni (oggi Viscogliosi), che costituisce il simbolo più espressivo di una tipica e locale ambivalenza insediativa: l’originaria rocca trecentesca costruita a controllo del fiume presso le cascate che qui si formano, e i successivi ampliamenti architettonici hanno dato vita ad un complesso organismo residenziale – produttivo, il quale collega all’imponente palazzo signorile le strutture proprie di un impianto industriale ancora in uso, anticipando a scala ridotta il carattere dell’ottocentesco sviluppo cittadino; l’abitato di Isola Superiore e il complesso “Fibreno” (già “Cartiera del Fibreno”), uno degli elementi più significativi dell’espansione ottocentesca lungo l’asse stradale per Sora, sorto su di un preesistente convento cinquecentesco dei Carmelitani di Santa Maria delle Forme. (Il complesso, infatti, conserva stretti rapporti con le costruzioni limitrofe, costituenti il primo nucleo di case operaie e le infrastrutture edificate a servizio delle maestranze della fabbrica, secondo un programma teso ad associare le abitazioni della comunità operaia ai luoghi della produzione).

Ai discenti sarà anche illustrata quella parte della “Fibreno”, anticamente denominata “Soffondo” che in questi ultimi anni, per iniziativa dell’Amministrazione Comunale di Isola del Liri, è stata oggetto di un progetto – finanziato con fondi C.E.E. e poi abbandonato – di restauro e riuso a spazi museali e a sede del “Centro Europeo della Civiltà della Carta e delle Telecomunicazioni”; infine, l’impianto della ex Cartiera Emilio Boimond, che conserva l’assetto tipico del complesso industriale degli inizi del ‘900 e, in uno degli edifici, una grande macchina continua per la fabbricazione della carta. La struttura di quest’ultimo stabilimento è in conglomerato cementizio armato: le forme plastiche dei vari manufatti, le soluzioni figurative, il rapporto fra i volumi e quello fra l’ordito strutturale e le tamponature, alludono con forza ad espressività dal carattere protorazionalista, anche se affiorano motivi decorativi tardo-liberty.

Il professor Mancini, inoltre, proietterà un video sulla città delle cascate e della musica (gemellata con New Orleans e nella quale, agli inizi di luglio di ogni anno si tiene il “Liri Blues Festival”, importante rassegna di musica Blues che vede la partecipazione anche di musicisti statunitensi), prodotto in occasione della partecipazione del centro lirino al concorso nazionale “Il borgo dei borghi” (promosso dalla trasmissione televisiva “Kilimangiaro”, in onda la domenica pomeriggio su Raitre), per il quale la cittadina che rappresentava la Regione Lazio, si è classificata al quarto posto nell’edizione dello scorso anno.

Il docente, infine, proietterà e commenterà il documentario d’archivio “L’industria della carta nell’isola di Liri” (questo è il titolo originale), un eccezionale filmato del 1910, girato all’interno della “Cartiera del Liri”, all’epoca di proprietà della Società delle Cartiere Meridionali, il più importante impianto industriale cartario dell’Italia centromeridionale in quel periodo. Il cortometraggio di notevole interesse e realizzato dalla casa cinematografica romana “Cines”, è stato rinvenuto alcuni anni fa nella Cineteca di Bologna dal sorano Luca Rea, autore televisivo e regista di Rai Due.