CIOCIARIA - PROFUMO DI FUGNHI E CASTAGNE
- Tommaso Villa
In Ciociaria l’autunno ha un profumo tutto suo: di terra bagnata, di muschio e di castagne che cadono leggere nei boschi. È in questo tempo che la natura si fa generosa e i funghi tornano a popolare i sentieri, regalandoci l’emozione di una ricerca che è insieme passione, arte e tradizione.
Con le prime piogge di settembre e fino a novembre, i monti Ernici, i Lepini, i Simbruini e gli Ausoni si trasformano in mete per chi conosce il bosco e lo vive in silenzio, con il cestino al braccio. Lì si trovano i porcini, re incontrastati della tavola; i chiodini, che crescono a grappolo sui tronchi; i pioppini, dal sapore intenso; le alte e leggere mazze di tamburo; e ancora i lattari e le russule, che con i loro colori rendono più vivace la raccolta.
Ogni fungo è un dono e una conquista: richiede pazienza, attenzione, rispetto. Non si prende tutto, non si raccoglie per caso: si seleziona, si lascia spazio alla natura di rigenerarsi, si porta a casa solo ciò che si è certi di conoscere.
E così, tra i cesti che si riempiono e le sagre che animano i paesi della nostra terra, il fungo diventa molto più di un ingrediente. È un ricordo che si accende al camino, è una storia che si ripete, è il legame vivo con una Ciociaria che nell’autunno ritrova la sua anima più autentica.