ISOLA LIRI - LA MINIERA D'ACQUA

  • Tommaso Villa

5 SETTEMBRE 2006 - Isola del Liri sarebbe potuta essere la prima città d’Europa alimentata ad acqua, il condizionale purtroppo è d’obbligo. Nessuna emissione nociva nell’aria, una città pulita; un’Isola nell’Isola. Tutti avrebbero voluto essere residenti nella città più limpida ed ecologica della storia italiana. Non saremmo stati più ricordati come la città delle Cascate del Liri, ma della città che vive grazie all’acqua. Illuminazioni delle strade, mezzi pubblici elettrici e perché no autovetture ricaricate a casa con la presa di corrente, con le colonnine pubbliche disseminate ovunque, tutto gratuito.

Una storia mai scritta e forse che mai si realizzerà, ma è dovere del cronista raccontarvi una realtà non molto lontana e che poteva essere il nostro futuro. Il dado è tratto, essersi privati di tutte le fonti di un guadagno sicuro ed inestimabile è un danno per la città, per noi, per i nostri figli e per quelli che verranno e che si commenta da solo.

Tutte le industrie disseminate nel solo comune di Isola del Liri avevano centrali idroelettriche, che dalle loro turbine alimentate, rigorosamente, con le acque del Liri, generavano corrente elettrica per la propria produzione giornaliera. L’accordo del tempo: concessioni per sfruttare le forze delle acque per creare forza lavoro, assumere operai. Ora di quegli opifici rimangono i racconti dei padri, tutti dismessi, solo le centrali continuano la loro opera, ma non per volere della cittadinanza, ma per mano di privati.

Ne abbiamo contate più di 13 ad Isola del Liri, in pratica una ogni 800 abitanti. Solo quella delle Cartiere Meridionali avrebbe generato energia elettrica per tutta Isola superiore e gran parte del sorano. Poi quella della Boimond, delle Remerici, del Valcatoio, della Cascata Grande, della Mancini, dell’ex Cartiera Sarra, etc, un’autentica abbuffata di energia da sfruttare e rivendere all’unico gestore italiano, che in quanto ad energia pulita l’avrebbe pagata tre volte il suo valore reale. :”Da bambini – ricorda un isolano classe 1933 abitante nella zona centrale di Isola vicino la parrocchia di San Lorenzo – che a casa prima della seconda guerra mondiale avevamo energia elettrica gratuita, quando gli abitanti delle zone periferiche acquistavano petrolio per lanterne e candele.

La nostra energia la forniva una piccola turbina situata all’interno della vasca per lavare i panni di fianco alla Parrocchia di San Lorenzo, che oggi non esiste più. Mio padre mi diceva che la corrente era gratis, grazie al fiume Liri”. Isola del Liri, inoltre, ha due importanti strutture scolastiche; l’Istituto Tecnico Industriale ed un Professionale, un serbatoio dove poter forgiare tecnici specializzati elettromeccanici ed elettrotecnici. Avevamo tutto in casa, dalle turbine alimentate ad acqua alla manodopera, nessun uomo politico di qualsiasi schieramento ha capito che Isola del Liri era una “Miniera d’Acqua”. :”A me non risulta che Comuni italiani siano proprietari di centrali idroelettriche. Un’operazione complessa ed articolata è facile pianificare la storia di Isola del Liri in questo modo. Nessuno ha mai pensato di comprarle perché a mio giudizio non si era interessati, i comuni hanno altri compiti da svolgere” abbiamo volutamente cancellato chi all’epoca rilasciò queste dichiarazioni.

(Testo e foto dal profilo facebook di Gianpiero Pizzuti che ringraziamo)