CICLO RIFIUTI - APPELLO DELLA SAF ALLA REGIONE

  • Tommaso Villa

"La Saf chiede alla Regione Lazio di anticipare le somme relative ai conguagli non ancora fatturati ai comuni (a partire dal 2007/2012). L’iniziativa è stata assunta per evitare il rischio di dissesto finanziario, cui molti comuni andrebbero incontro nel caso la Saf chiedesse di versare subito quelle somme. “Qualora la proposta fosse accolta, sarebbe poi la Regione Lazio, in un successivo momento, a recuperare direttamente dai comuni i crediti “anticipati”, ma spalmando gli importi sul lungo periodo per non compromettere le casse delle amministrazioni comunali".

A prendere l'iniziativa è stato Fabio De Angelis, Presidente della Saf Spa, che spiega: "Si tratta di circa 14 milioni di euro, costi che la Società Ambiente Frosinone ha sostenuto per assicurare l’espletamento del servizio in maniera puntuale, con l’imperativo di evitare qualsiasi emergenza nelle attività di smaltimento dei rifiuti.

“Uno dei primi atti della nuova “governance” Saf è stata la quantificazione degli importi per i c.d. conguagli dovuti dai comuni soci per i maggiori costi sostenuti dalla società pubblica a partire dal 2007. Nel febbraio dello scorso anno, i 91 comuni della provincia di Frosinone, soci della Saf Spa, hanno ricevuto una prima nota esplicativa dell’importo dei conguagli relativi agli anni 2020, 2021, 2022. Tuttavia, Saf anticipò che sarebbero arrivati altri conguagli dalla ricostruzione puntuale, per ciascuno dei comuni soci, dei crediti iscritti in bilancio. A seguito dell’analisi delle voci nei bilanci, le ulteriori somme da fatturare ammontano ad un totale di circa 14 milioni di euro”.

Quella attuale - conclude Fabio De Angelis - è una situazione economica, finanziaria e contabile che Saf non può sostenere, poiché determina pesanti costi finanziari per la Società Ambiente Frosinone. “Conosciamo e confidiamo nella sensibilità dell’attuale Amministrazione regionale, che ha sempre dimostrato attenzione nei confronti delle esigenze e delle problematiche dei territori e degli enti locali. È sulla scorta di tale ragionevole fiducia che abbiamo avanzato alla Regione Lazio questa ipotesi operativa, consapevoli che al primo posto ci sono sempre e comunque gli interessi dei cittadini, delle famiglie, delle imprese e degli enti locali. Non sfugge a nessuno che il dissesto di un comune pregiudicherebbe equilibri così delicati”.

ECCO I DETTAGLI ECONOMICI

    1. Conguaglio 2007-2012: € 2.315.916,44, giusta Determina R.L. n. G13319 del 03.11.2015 della Direzione Territorio, Urbanistica, Mobilità, Ciclo rifiuti, con cui la Regione Lazio ha riconosciuto maggiori costi di smaltimento sostenuti dalla Saf dal 25.07.2007 al 21.04.2012.
    1. Conguaglio 2015-2016: € 1.758.849,06, giusta Determina R.L. n. G 05552 del 27.04.2018 della Direzione Territorio, Urbanistica, Mobilità, Ciclo rifiuti, con cui la Regione Lazio ha riconosciuto a Saf una nuova tariffa di accesso all’impianto dal 01.01.2015, rivalutata per ciascuna annualità.
    1. Conguaglio 2018-2024: € 7.648.112,06 giusta Determina R.L. n. G15996 del 07.12.2018 della Direzione Territorio, Urbanistica, Mobilità, Ciclo rifiuti, la Regione Lazio ha riconosciuto a Saf maggiori costi per trasporto e smaltimento in discarica fuori ATO e Determina R.L. G02483 del 24.02.2023 della Direzione Ciclo Rifiuti, con cui la Regione Lazio ha riconosciuto a Saf una nuova tariffa di accesso all’impianto dal 01.01.2020, rivalutata per ciascuna annualità.
    1. Conguaglio Benefit: € 2.046.135,01. La Regione Lazio riconosce un benefit pari al 15% della tariffa autorizzata al gestore dell’impianto, come previsto dall’Allegato A al punto 9.6.2 del Decreto commissariale R.L. n. 15/2005 ed un ulteriore incremento del 5% per lo smaltimento dei rifiuti fuori ATO, come previsto dalla DGR 448/22.