ALATRI - LA ROTATORIA E LE MINORANZE
- Tommaso Villa
La rotatoria cosiddetta "delle Pigne" è senza dubbio un'opera strategica per la città: per la sicurezza stradale, per una viabilità più scorrevole nel punto di aggancio alle principali vie di comunicazione regionali e nazionali, per lo sviluppo economico del territorio, in ultima analisi, per avvicinare maggiormente Alatri a chi vuole visitarla o semplicemente accedere a beni e servizi offerti.
Per questo le minoranze consiliari, con la responsabilità che le ha contraddistinte in questi anni di opposizione vigile e costruttiva, hanno dato il loro voto favorevole all'approvazione definitiva della variante urbanistica, necessaria per poter procedere con l'appalto e i lavori.
Quello che non è stato sufficientemente messo in luce, però, è che questa opera parte da lontano e non può essere ascrivibile solo a merito dell'attuale Amministrazione comunale.
Il primo progetto risale al 2010 con una determinazione di una Conferenza dei servizi, convocata da ASTRAL e con la successiva presa d'atto del Consiglio comunale.
A settembre del 2021, il Consorzio industriale del Lazio, allora presieduto da Francesco De Angelis, affida un incarico per la rimodulazione del progetto, in funzione della necessità di adeguarlo alle più recenti normative. Ricordo bene come il Sindaco Morini più volte batté i pugni sul tavolo per ottenere quella decisione. Quando il sottoscritto, candidato sindaco, dette la notizia di quella delibera si sentì dire che stava solo facendo promesse elettorali infondate. Ma il tempo è galantuomo.
Infatti nel 2024 sono arrivati i fondi regionali per l'intervento e, finalmente, a febbraio di quest'anno è arrivata la nuova delibera del Consorzio industriale del Lazio di approvazione del progetto esecutivo "rimodulato", da cui la necessità della variante urbanistica assunta dal Consiglio comunale nella sua ultima seduta.
Dunque, un'opera certamente non "pensata" dall'attuale Amministrazione comunale, cui va dato il merito (grande o piccolo, fate voi...) semplicemente di ....non averla ostacolata, provvedendo, grazie agli uffici, alla predisposizione degli atti necessari.
Una decisione del Consorzio industriale, con soldi regionali.
E, come spesso succede nella Pubblica amministrazione, "altri semina, altri raccoglie", tanto per ricordare una citazione evangelica.