ALATRI - IL FORTE LEGAME CON SAN CARLO ACUTIS

  • Tommaso Villa

Quel legame imprescindibile, concedeteci questo aggettivo che lega la Città di Alatri e San Carlo Acutis, il cui filo conduttore altro non è che il miracolo eucaristico meglio conosciuto come dell'Ostia Incarnata. Non stiamo qui a ricordarvi quel fenomeno legato alla transustanziazione avvenuto il 13 marzo del 1228 e che vide una particola trasformarsi in carne sanguinante, ne' cercare i motivi per cui, purtroppo anche ad Alatri questo miracolo è sconosciuto ancora a molte persone.

A ricordarlo, però il 28 settembre scorso è stato il nuovo pastore della nostra Diocesi di Anagni-Alatri, oltre che di quella di Frosinone-Veroli-Ferentino Sua eccellenza reverendissima Santo Marcianò. Il presule calabrese ha ricordato appunto San Carlo Acutis e il miracolo dell'Ostia incarnata spiegando che prossimamente si farà qualcosa per dare più visibilità a quell'episodio avvenuto nel 1228 certificato per altro da una bolla papale di Sua Santità Gregorio IX.

Qualche anno fa San Carlo Acutis ideò e realizzò una mostra sui miracoli eucaristici nel mondo. Inutile specificare che tra gli oltre 100 miracoli documentati e esposti in tutti e cinque i continenti vi è quello di Alatri. Qualche anno fa la mostra fece tappa ad Alatri. Per saperne di più abbiano pensato bene di chiederlo a quello che... Colui il quale iniziò il percorso dell'evento: il professor Gabriele Ritarossi presidente dell'associazione culturale Radici. Proprio il 12 ottobre, giorno in cui si festeggia San Carlo Acutis, e di cui ignoravo il martirologio, mi è tornato alla mente di quella mostra che, purtroppo e me ne rammarico, non visitai. purtroppo.

"Nell'estate del 2020 trascorsi due giorni ad Assisi - racconta il caro amico Gabriele - Visitai per la prima volta la Tomba di Carlo Acutis restando molto colpito dalla sua storia di cui avevo letto alcune cose e di cui mia madre mi aveva raccontato di alcuni aspetti ascoltati da Radio Maria. Prima di uscire dalla basilica presi un depliant sul quale ci sono le informazioni per ottenere la mostra dei miracoli eucaristici realizzata da Carlo Acutis. Tornai a casa e scrissi prima nella chat del direttivo dell'associazione Radici che presiedo spiegando di quanto avevo visto ad Assisi, e che sarebbe bello lavorare per portare la mostra ad Alatri. La sera inviai una email specificando che l'associazione era interessata ad ospitare la mostra.

Dopo un paio di giorni ricevetti una risposta con la quale mi spiegavano che avremmo dovuto metterci in coda ma che comunque vi era la possibilità. Trascorso qualche mese venni nuovamente contattato dall'associazione che cura la mostra che stava rientrando in Italia e pertanto si stava per concretizzare il nostro invito a realizzarla ad Alatri. Contattai cosi l'allora vescovo Monsignor Lorenzo Loppa, don Luca Fanfarillo e Igor Traboni - argomenta Gabriele Ritarossi - spiegando che avevamo avanzato la richiesta e che vi era una concreta possibilità e se insieme alla pastorale giovanile e all'ufficio comunicazioni della diocesi volevamo procedere in questa iniziativa che avrebbe messo al centro il miracolo eucaristico di Alatri.

Con don Luca fanfarillo, don Giuseppe Ghirelli e Igor Traboni iniziò una serie di iniziative da collocare attorno alla mostra come il concorso per le scuole, la veglia notturna, l'incontro con le suore di clausura. Il buon Igor Traboni mi suggerì di invitare la mamma di Carlo Acutis e il rettore del Santuario della Spogliazione. Riuscimmo dopo alcuni tentativi a contattarla. Eravamo nel bel mezzo della pandemia e la Signora Antonia aderì all'iniziativa ma ci chiese di intervenire in streaming per motivi di sicurezza.

Alcuni giorni dopo - continua il racconto il professor Ritarossi - ricevetti una mail dove mi venne comunicato che (forse un segno) la mostra che doveva inizialmente arrivare ad Alatri nei mesi di Maggio- Giugno sarebbe stata disponibile già a Marzo dalla seconda settimana, incredibilmente in coincidenza con l'anniversario del miracolo eucaristico: prendere olasciare perché la mostra sarebbe dovuta andare in un santuario importante e saremo di nuovo finiti in lista.

Accettammo subito scoprendo che il pannello su Alatri fu uno dei primi realizzati da Carlo e ci sarebbe stato consegnato appositamente togliendolo da un pacchetto di pannelli che doveva essere inviato ad un'altra associazione. La testimonianza seppur in streaming della signora Antonia insieme al rettore della basilica della spogliazione riempi la chiesa di Santa Maria Maggiore. Furono 15 giorni importanti e impegnativi anche grazie all'intuizione dell'amico avvocato Remo Costantini che chiese a don Peppe Ghirelli di esporre per la prima volta nella storia di Alatri la bolla di Gregorio IX sul miracolo eucaristico. Cosa che avvenne e ancora credo che sia stato un miracolo in così pochi giorni.

La mostra, inaugurata dal vescovo Loppa raggiunse in 15 giorni oltre 1000 visitatori (così risulta dal registro delle firme) tanti gruppi delle diocesi di Napoli, Frosinone, Latina, gruppi di adulti e giovani, bambini e ragazzi. Ogni tanto penso a quei pannelli che prima di essere trasportati nella chiesa degli Scolopi fecero sosta a casa mia. Avevo dentro casa ciò che le mani di san Carlo Acutis avevano toccato e mi sentii senza merito, fortunato".

Bruno Gatta