VIABILITA' - IL SOGNO CASTELLIRI - CEPRANO - FONDI - GAETA
- Tommaso Villa
Da decenni se ne parla come di un sogno rimasto sulla carta. Eppure oggi quella vecchia idea di una superstrada Castelliri–Ceprano-Fondi–Gaeta torna a imporsi come una necessità concreta, non solo per la Valle del Liri ma per l’intero basso Lazio.
Immaginare un collegamento diretto tra Sora, Isola e il porto di Gaeta significa costruire un corridoio vitale tra industria, agricoltura e turismo. Non una semplice strada, ma un’arteria economica che unirebbe le anime produttive di due province — Frosinone e Latina — e rilancerebbe anche il ruolo strategico di Roccasecca, crocevia naturale tra autostrada A1, linea ferroviaria e TAV.
Il tracciato, lungo circa ottanta chilometri, partirebbe da Castelliri e attraverserebbe i comuni collinari fino a Ceprano, dove si collegherebbe alla grande viabilità nazionale, per poi scendere verso Pastena, Lenola e Fondi, fino a sfociare sul mare di Gaeta. Una dorsale interna che darebbe respiro alle imprese della Valle del Liri, oggi schiacciate dall’isolamento infrastrutturale.
Al centro del progetto ci sarebbe il MOF di Fondi, il mercato ortofrutticolo tra i più importanti d’Europa. Collegarlo direttamente alla Valle del Liri significherebbe aprire nuove rotte per la distribuzione agroalimentare, ridurre i costi di trasporto e rafforzare il legame con il porto di Gaeta. Un asse che servirebbe anche all’industria conserviera e alla manifattura tessile, oggi impegnata nella transizione verso la sostenibilità.
Perché il futuro del basso Lazio potrebbe nascere proprio da qui: da un sistema integrato che mette in rete agricoltura, tessile e logistica, sostenuto da una visione territoriale finalmente condivisa. Un corridoio che unisce la tradizione produttiva del Liri, la modernità della TAV e la forza commerciale del mare.
Una superstrada, sì, ma anche una strada simbolica: quella di un territorio che non si rassegna a restare ai margini, e che chiede di tornare protagonista del proprio sviluppo.