ECONOMIA - I FIGLI E I FIGLIASTRI DELLA REGIONE
- Tommaso Villa
Più che uno strumento di sviluppo del territorio la Zona Logistica di Sviluppo (ZLS) rischia di essere il colpo finale alla divisione in due aree economiche della provincia di Frosinone. Le opportunità che la ZLS presenta, dal credito di imposta per gli investimenti in beni strumentali, alle semplificazioni burocratiche ed autorizzative, al fine di stimolare investimenti e crescita economica, sono riservate ai 22 Comuni della provincia, su 91, compresi nel perimetro della ZLS.
Figli e figliastri decisi dalla Regione Lazio: i primi, i 22, avranno strumenti per migliorare la propria situazione economica-produttiva, gli altri, i restanti 69 Comuni, arrancheranno sempre più in un futuro economico grigio, se non nero.
Con un paradosso: tutti i partiti provinciali, tutti i parlamentari del centrodestra eletti in provincia, hanno protestato contro la ZES perché ci esclude a vantaggio di Regioni limitrofi, a pochi chilometri dai nostri confini. Ed ora si creano, con la ZLS, le stesse storture tra Comuni limitrofi, confinanti! Cosicché, se devo fare un investimento, ad esempio a Castelliri, mi sposto di pochi metri e lo faccio ad Isola del Liri, oppure, se devo farlo a Veroli mi sposto di qualche metro e lo faccio a Frosinone, così potrò beneficiare degli incentivi ZLS. Ci sarebbe da ridere se non fosse che è un ulteriore sfregio alla provincia di Frosinone, a creare la nuova edizione della guerra tra poveri.
Quest'ultima scellerata scelta è l'ennesima dimostrazione di una classe dirigente miope, senza visione del futuro, con intere porzioni territoriali della nostra provincia strette tra l'esclusione dai benefici ZES e ZLS, dove il futuro non può che essere l'ulteriore impoverimento economico, e la fuga dei giovani. Che brutta fine.
Antonello Antonellis
Federazione Provinciale Azione