FROSINIONE - QUELLA PIAZZA E' INCOMPLETA
- Tommaso Villa
Ieri è stata ufficialmente inaugurata la nuova Piazza Salvo d’Acquisto, un’opera pubblica dal costo complessivo di circa 1,2 milioni di euro. Alla cerimonia non sono mancati il sindaco Riccardo Mastrangeli e l’assessore al ramo Antonio Scaccia, protagonisti della consueta passerella istituzionale, tra dichiarazioni di soddisfazione e autocelebrazione. Sì è trattato del solito atto mediatico che si discosta dalla realtà.
Difatti, se avete tempo di fare un sopralluogo, potrete notare che la piazza inaugurata non è ancora pienamente funzionale. Visto che si trattava anche di mobilità sostenibile abbiamo cercato riscontri su quanto realizzato e già “pienamente idoneo” all’uso previsto dal progetto. Ci si chiede:
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- Il servizio bike sharing e monopattino sharing, sono già attivi? No.
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- Le colonnine di ricarica elettrica per veicoli privati e mezzi di trasporto pubblico, sono attive? No.
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- I nuovi sistemi “intelligenti”, WiFi, video sorveglianza ecc, sono funzionanti? Solo parzialmente.
Quindi, ci risiamo, ancora una volta dobbiamo subire passivamente, il “fenomeno dell’inaugurazione parziale”, che in Italia, esiste solo a Frosinone. Un vero e proprio “marchio di fabbrica” dell’amministrazione Mastrangeli. Piazza Salvo d’Acquisto, oggi non può essere assolutamente considerata completa e neppure idonea all’uso previsto dal progetto originario. Senza bike-sharing, colonnine per la ricarica elettrica e sistemi smart, viene meno la funzione stessa di interscambio sostenibile che ne ha giustificato la spesa pubblica e la progettazione.
Non è la prima volta che accade. Già nel giugno 2025, la città aveva assistito a un’inaugurazione “prematura” della Piazza dello Scalo, anch’essa presentata come rigenerata e pronta all’uso, ma tuttora priva dei giochi per bambini e di alcune dotazioni promesse. Il copione, purtroppo, sia è ripetuto anche oggi.
Ma il problema non è soltanto tecnico. È principalmente politico e culturale. Infatti inaugurare un’opera incompleta significa pensare principalmente alla visibilità politica. Un modo di amministrare che riduce la politica a comunicazione, svuotando il senso di responsabilità pubblica.
Nel caso specifico, poi, l’intitolazione della piazza al Vicebrigadiere Salvo d’Acquisto, eroe nazionale dell’Arma, avrebbe richiesto un rispetto ancora maggiore. Un simbolo di sacrificio e integrità, avrebbe meritato un’opera completata e non una vetrina parziale.
Piazza Salvo d’Acquisto, oggi, non è ancora ciò che prometteva di essere. È un luogo urbanisticamente migliorato si, ma funzionalmente incompleto. La speranza è che, una volta spenti i riflettori e archiviati i selfie istituzionali, si torni a lavorare per attivare davvero tutti i servizi previsti. Staremo ****a vedere. Intanto, per cautela, facciamo un nodo al fazzoletto così giusto per non dimenticare.
Fare Verde Provincia di Frosinone APS.