ALATRI - DOVE VERRA' POSIZIONATA L'OPERA DI LEONARDI?
- Tommaso Villa
Archiviato almeno per il periodo della Festa dell'Assunta o per Ferragosto, il sondaggio-inchiesta sulla Luigi Ceci, chiediamo a chi di dovere le condizioni e l'ubicazione della preziosa opera in ceramica di Leoncillo Leonardi, recentemente disinstallata dal plesso di via del Calasanzio. La stessa dovrebbe aver trovato allocazione nel museo civico.
In attesa di informazioni più precise, Nazareno Culicelli che ricorda: "Fu mio padre (Armando) a montare il bassorilievo sotto la direzione dell'artista stesso (Leoncillo Leonardi). Comunque prima delle ferie abbiamo qualcosa da aggiungere che non è affatto di carattere amministrativo-politico, bensì da commenti da Radio Piazza . Secondo alcuni concittadini non proprio neofiti dell'argomento: "Per me non era in pericolo di cedimento strutturale. Una prima perizia dell' Amministrazione Magliocca (prima del 2010) affermava che ci poteva essere pericolo di cedimento strutturale.
Tale perizia è rimasta nel cassetto delle amministrazioni fino a che non è stata chiusa dopo una seconda perizia alla fine dell'ultimo mandato Morini. Pensate più di quindici anni è stata usata con pericolo di disastro). Chi è quel professionista che dopo una prima perizia così allarmante ne fa una seconda che la sbugiarda. Se la prende la responsabilità? Infine ammesso che la struttura non potesse sopportare i carichi delle classi si poteva cambiarne la destinazione d'uso.
Ovviamente solo mie opinioni". Oppure qualcuno asseriva che: "Ma la struttura sopra la palestra era sostenuta dalle travi sul soffitto della palestra stessa, ma senza dei pilastri. Le travi, però, sono enormi e sono capaci di sopportare il peso che gravava su di esse. Ammesso e non concesso che non fossero in grado di farlo sarebbe stato sufficiente mettere dei pilastri intermedi nella palestra. forse questa si sarebbe persa ma si sarebbe salvata la struttura". Ancora: "Le perizie, fatti i carotaggi, affermavano la scarsa qualità del calcestruzzo, per questo si riteneva che la struttura in pericolo di cedimento". (8 parte)
Bruno Gatta