CIOCIARIA - SIAMO TUTTI BANANA JOE

  • Tommaso Villa

C’è un film che tutti ricordiamo con un sorriso: Banana Joe, con un gigantesco Bud Spencer che cerca, disperatamente e in modo surreale, di ottenere la carta d’identità. Un uomo semplice, forte, onesto. Lavora, crea valore, sostiene la comunità. Ma per continuare a fare ciò che ha sempre fatto, la legge gli chiede un documento. Lui prova ad adeguarsi, a seguire le regole… e da quel momento inizia l’incubo. Sportelli chiusi. Procedure senza logica. Uffici che, quando servono, non esistono più. Ogni passo in avanti è un salto indietro. E mentre lui lotta per un foglio, i potenti si organizzano per prendersi tutto: la sua terra, il suo lavoro, la sua vita.

La Ciociaria è esattamente così. Fortissima quando deve resistere. Debole quando deve essere ascoltata. Chiede infrastrutture, collegamenti, servizi essenziali…e la risposta è sempre la stessa: “Non ci sono i fondi”, “Non siete strategici”, “Aspettate il prossimo giro”. Però quando si tratta di chiuderci ospedali, portare qui discariche o toglierci posti letto da assegnare altrove…si spalancano tutte le porte. È il paradosso di un territorio che lavora, produce ricchezza, forma talenti…ma viene trattato come un problema da contenere, non come un futuro da sostenere.

Ma nel film, come finisce? Banana Joe non molla. Si guarda intorno, trova alleati, si organizza. E quando capisce che da solo lo schiacciano…si unisce alla sua gente e vince. E allora diciamolo una volta per tutte: Banana Joe siamo noi, con tutti i nostri difetti, ma anche con la nostra forza. Siamo quelli che non chiedono privilegi, chiedono pari opportunità. Siamo quelli che non vogliono elemosinare sviluppi altrui, vogliono costruire il proprio. Siamo quelli che non accettano più di essere ignorati.

Ci hanno insegnato a bussare…ora abbiamo capito che bisogna spingere la porta. E lo faremo insieme, perché una provincia divisa è una provincia debole. Una provincia unita è una forza che non si può più ignorare. ORA BASTA. La Ciociaria non chiede un miracolo. Chiede la carta d’identità per il suo futuro. E intende prendersela.

E se poi qualcuno vorrà accusare il nostro sito di populismo…ne siamo fieri. Perché se per voi fare libera informazione significa essere populisti, allora ci prendiamo quell’etichetta senza alcun imbarazzo. La nostra linea editoriale è precisa e coerente: raccontiamo i fatti senza fare sconti a nessuno ma senza esporre nomi che possano danneggiare ulteriormente questo territorio già messo alla prova da troppi silenzi. Non per paura. Non per convenienza. Perché non vogliamo che la Ciociaria paghi ancora il prezzo degli errori altrui. E comunque, diciamolo chiaramente, gli interessati sanno benissimo quando ci rivolgiamo a loro. Noi continueremo a farlo. A voce alta. Perché qui, finalmente, abbiamo deciso di dire: ORA BASTA.