BROCCOSTELLA - PIETRO GRASSO OSPITE DEL GORGA

  • Tommaso Villa

Al termine di un percorso snodatosi lungo tutto l’anno scolastico e subito dopo la conclusione di una intensa settimana dedicata alla legalità e alla lotta contro le mafie, l’Istituto comprensivo Evan Gorga si prepara ad accogliere un ospite d’eccezione: il giudice Pietro Grasso, ex magistrato e politico italiano che è stato Procuratore Nazionale Antimafia dal 2005 al 2013 e Presidente del Senato dal 2013 al 2018. Grasso è anche stato leader di Liberi e Uguali, partito politico italiano.

Pietro Grasso sarà tra noi martedì 3 giugno 2025 alle ore 11.00, presso l’auditorium comunale E. Toto in Via S. Gaspare del Bufalo a Campoli Appennino, per incontrare alunni e famiglie e presentare il suo ultimo libro “ Paolo Borsellino parla ai ragazzi”.

In questo libro, acquistato e letto da alunni e insegnanti, Grasso riprende idealmente una lettera iniziata e mai terminata da Borsellino all’alba di quella domenica di luglio in cui poi avrebbe trovato la morte, lettera nella quale rispondeva agli alunni di un liceo di Padova che gli avevano rivolto una serie di domande sulla sua vita e sulla sua attività di giudice antimafia.

Per spiegare chi era Paolo, quale fosse il dolore che provava in quei giorni, la determinazione che lo spingeva a lavorare senza sosta e perché avesse deciso di dedicare alcune ore del suo tempo, così prezioso quell’ estate, ai ragazzi di una scuola lontana, Grasso fa alcuni passi indietro, e racconta questa storia dall’inizio. È la storia di un uomo, di un gruppo di amici e colleghi, di una stagione fatta di grandi successi e brucianti sconfitte. È anche una parte della storia personale dell’autore che ha conosciuto e lavorato con tutte le persone di cui ci racconta, ma è soprattutto un pezzo importante della storia del nostro Paese. Una lettera lasciata a metà. Una testimonianza civile per le nuove generazioni. L’ultima mattina della sua vita Paolo Borsellino scrive agli studenti di una scuola che non aveva mai incontrato per rispondere a nove domande sul suo lavoro e sulla mafia. Dopo quasi trent’anni, Pietro Grasso raccoglie la penna che la bomba di via D’Amelio lo costrinse ad abbandonare, per raccontare a chi quell’estate del ’92 non era ancora nato, la storia di un gruppo di giudici e del loro straordinario coraggio.