CASSINO - MOVIDA E SUOLO PUBBLICO

  • Tommaso Villa

"In merito alle recenti polemiche sollevate da alcuni esercenti dopo i controlli effettuati dalla Polizia Locale sull’occupazione di suolo pubblico, ritengo opportuno chiarire alcuni aspetti fondamentali".

A parlare è la Presidente della Commissione Bilancio, Tributi e Attività Produttive del Comune di Cassino, Maria Rita Petrillo che aggounge: "Voglio ricordare che il pagamento dell’occupazione del suolo pubblico non è una punizione, ma un atto di equità fiscale e di rispetto verso l’intera comunità. Ogni esercente che utilizza parte dello spazio pubblico per la propria attività — che si tratti di tavolini, sedie o strutture temporanee — beneficia di un bene collettivo, e come tale è giusto che contribuisca, secondo regole uguali per tutti, al suo utilizzo.

Le norme sull’occupazione del suolo pubblico non hanno nulla a che vedere con la problematica, ben più complessa, della cosiddetta “mala movida” o del consumo di alcol da parte dei minori. Confondere i due piani significa rischiare di distorcere il senso degli interventi. Da una parte, infatti, esistono controlli legittimi e dovuti per contrastare fenomeni di disturbo della quiete pubblica o di vendita non conforme di bevande alcoliche; dall’altra vi è la necessità di mantenere ordine, decoro e parità di trattamento tra chi rispetta le regole e chi, invece, occupa spazi pubblici senza titolo o senza pagamento.

Tanti esercenti di Cassino si comportano correttamente, rispettando permessi, orari e limiti di occupazione, e rappresentano un esempio di correttezza e collaborazione con l’Amministrazione. Tuttavia, non sarebbe giusto nei loro confronti tollerare situazioni di irregolarità protratte nel tempo. Le regole esistono e valgono per tutti: non per penalizzare il commercio, ma per garantire un contesto urbano equilibrato, decoroso e vivibile.

L’Amministrazione comunale — e la Commissione che presiedo — sono sempre disponibili al confronto costruttivo con le categorie economiche, per individuare strumenti che rendano più agevole l’iter dei rinnovi o delle nuove concessioni, o per promuovere iniziative che valorizzino la vita sociale del centro città. Tuttavia, tale dialogo deve poggiare sul presupposto imprescindibile della legalità e della correttezza amministrativa. Cassino ha bisogno di regole chiare, applicate in modo equo, e di cittadini e operatori che le rispettino. Solo così potremo coniugare sviluppo economico, vivibilità urbana e rispetto per il bene commune”.