IL CASO - “UN’ALTRA FIGURACCIA PER CASSINO”
- Tommaso Villa
“Ormai Enzo Salera non ne imbrocca più una. E fa fare a Cassino l’ennesima figuraccia. È inaudito che, per giustificare lo stato di emergenza in cui versa la città martire, il sindaco Salera arrivi a offendere una città come Corleone, simbolo nazionale della rinascita civile e della lotta alla mafia. Un attacco gratuito, scomposto, che dimostra quanto il primo cittadino sia ormai lontano dalla realtà che i cassinati vivono ogni giorno. Non posso che essere vicina al sindaco del piccolo comune siciliano Walter Rà che ha voluto replicare anche in modo piccato alle dichiarazioni di Salera”.
A parlare è Paola Polidoro (nella foto), già candidata a Sindaco ed esponente del movimento civico Jammi Cassino.
“Il primo cittadino, invece di prendersela con chi ha combattuto la mafia, farebbe meglio a interrogarsi sul degrado che si è radicato proprio sotto il suo mandato. Le bombe carta, le auto bruciate, le intimidazioni e la paura che serpeggia tra i cittadini sono frutto di una gestione miope e autoreferenziale. E quando un sindaco smette di assumersi responsabilità e inizia a cercare scuse fuori dai confini della propria città, vuol dire che ha perso il senso del ruolo istituzionale che ricopre.”
“Per questo – aggiunge Polidoro – chiediamo che il sindaco Salera si scusi pubblicamente con il Sindaco e i cittadini di Corleone. E anzi, in segno di rispetto e riconciliazione, accetti l’invito a visitare quella città, a conoscerne la storia e a imparare da chi ha saputo trasformare una ferita collettiva in un simbolo di rinascita”.
“Cassino non ha bisogno di teatrini mediatici – conclude – ma di verità, di responsabilità e di chi sappia davvero difendere l’onore e la sicurezza della nostra comunità.”