ISOLA LIRI - LA STORIA NON SI CANCELLA
- Tommaso Villa
Una audace e pericolosa svolta a destra non cancella la storia politica, amministrativa e referendaria della Città di Isola Liri.
C’è una percentuale che, nella storia di Isola del Liri continua a farsi sentire, come un’eco che attraversa i decenni: 76%. È il numero dei cittadini che, il 2 giugno del 1946, scelsero con chiarezza la Repubblica, voltando pagina rispetto al passato monarchico e aprendo la strada a una nuova idea di Stato, di cittadinanza, di futuro.
In quella consultazione epocale, l’Italia usciva da vent’anni di fascismo, da una guerra devastante e da una monarchia screditata. Le urne divennero uno specchio delle coscienze. E Isola del Liri si guardò dentro e scelse il cambiamento. Senza tentennamenti.
I dati ufficiali parlano chiaro. Nella provincia di Frosinone, nel complesso, vinse la Monarchia con il 57% dei voti, ma con profonde differenze tra comune e comune. Ecco i principali risultati:
Cassino – 89,5% Monarchia Arpino – 68% Monarchia Veroli – 65% Monarchia Frosinone – 60% Monarchia Fiuggi – 59% Monarchia Anagni – 76% Repubblica Isola del Liri – 76% Repubblica Ceccano – 73% Repubblica Ferentino – 70% Repubblica Sora – 60% Repubblica Alatri – 51% Repubblica
Un territorio diviso, attraversato da sensibilità diverse: nelle valli del lavoro e nelle città con forte tradizione popolare e laica, la Repubblica trionfava. Altrove, l’eredità monarchica e clericale restava più radicata.
E Isola del Liri scelse senza ambiguità. Votò per la modernità, per la democrazia, per la Costituzione che sarebbe nata.