FROSINONE - SOMS, PRESENTATA LA MONOGRAFIA DI GIANMARCO SPAZIANI

  • Tommaso Villa

Nonostante le elevate temperature nel pomeriggio di venerd' scorso presso la sede della Società Operaia di Mutuo Soccorso (SOMS) in Via San Martino 5 si è svolta la presentazione della monografia di Gianmarco Spaziani «La Società Operaia a Frosinone. Storia dei primi cinquant’anni del “fiorente sodalizio” operaio frusinate: dalla nascita (1871) alla vigilia dell’Era fascista (1921)».

All’evento sono intervenuti il giornalista e ricercatore storico Domenico Ricciotti, che ha altresì curato la presentazione del volume, e la dottoressa Francesca Di Fazio che ha letto alcuni passi. Moderatore dell'avvenimento culturale Luigi Di Tofano. Prima di entrare nel vivo dei lavori hanno portato il saluto il presidente della Società operaia Raniero Zinoni ed il sindaco della Città di Frosinone dottor Riccardo Mastrangeli.

Il primo cittadino non ha voluto mancare all'importante appuntamento, nonostante il clima di mestizia dovuto ai recentissimi fatti che hanno causato la morte in seguito ad incidente stradale di tre concittadini frusinati. "Voglio ringaziare Gianmarco Spaziani - ha esordito il sindaco - perché "scava", utilizzando il suo tempo libero e trasmetterla a noi -come ha già detto Domenico Ricciotti. Approfondire le radici della Società operaia è importante, radici forti ed attuali che poggiano sulla solidarietà (nel 1870 l'italia da poco unità non aveva garanzie sociali) e sull'educazione (la società si faceva carico dei propri aderenti soprattutto in tema di emancipazione sui valori, su diritti e doveri, e sul senso civico, amor patrio).

Adesso, invece "grazie" alla globalizzazione ci troviamo rinchiusi in un grande individualismo; un male dei giorni nostri. I nostri figli della classe generation, quelli che fanno un uso smodato dei cellulari, un apparecchio che avvicina i popoli ma allontana le persone. Riscoprire lo spirito del 1870 in cui la gente si metteva insieme per vincere l'individualismo, per socializzare, oggi il tuo messaggio è importante caro Gianmarco e ti ringrazio. Lo stare insieme è un valore, l'individualismo, invece, è un disvalore". Domenico Ricciotti che ha curato la prefazione della monografia ha voluto portare i saluti di Anita Garibaldi Ioinville (figlia di Sante, nipote di Ricciotti Garibaldi e pronipote di Giuseppe, l'Eroe dei due Mondi) che purtroppo non ha potuto partecipare oggi a questo evento per motivi di salute. Porto altresì i saluti di Ricciotti Romano Garibaldi (nipote di Anita), la figlia pur non essendo mai stata a Frosinone ne ha voluto mantenere il collegamento ma nel ricordo del nonno ha voluto chiamare il figlio Ricciotti e questo mi ha fatto tanto piacere".

Come ricordato da Domenico Ricciotti nella prefazione, Gianmarco Spaziani - in un quadro generale di scarsità delle fonti (gran parte dei documenti dell’epoca, conservati nell’archivio storico della Società Operaia, sono andati purtroppo perduti) - ha avuto il merito di scandagliare la stampa nazionale e locale, opportunamente “filtrata dalle polemiche politiche locali e dalle peculiarità caratteriali dei personaggi”. Ad entrare nel vivo delle argomentazioni del testo ovviamente Gianmarco Spaziani che con dovizia di particolari ha sciorinato quanto è riuscito a scavare attraverso diversi quotidiani dell'epoca, vista la carenza di documenti e financo di diverse importanti missive anche del generale Giuseppe Garibaldi.

Ha ripercorso cinquanta anni del fiorente sodalizio operaio della Città di Frosinone con una ricchezza di particolari, di fatti, nomi, di luoghi che hanno incuriosito e appassionato la platea numerosa nonostante il caldo afoso di questo fine giugno frusinate. Un'altra perla della memoria storica frusinate (con i ringraziamenti al Comune e alla Biblioteca di Frosinone, agli archivi di Stato di Roma e Frosinone, alla Società operaia di Anagni, ed a Fabrizio Girolami, Francesco Ricci, Domenico Ricciotti, Raniero Zinoni, Antonio Facci, Maria Teresa Onorati e Paolo Fontana) che siamo certi a breve verrà rinverdita con un altro quaderno.

Bruno Gatta