COMMISSIONE PATENTI - TERRANOVA ATTACCA LA SAVO

  • Tommaso Villa

“Fra qualche giorno scatterà l’“anniversario” del secondo mese della sospensione dell’attività della Commissione Medica locale per il rinnovo della patente a persone fragili o con disabilità. Risale infatti al sette ottobre scorso la comunicazione della direzione della Asl, accompagnata dalla rassicurazione stando alla quale si sarebbe provveduto al più presto al ripristino. In perfetta linea con il tipico fare di quello che “promette senza meno, ma manca senz’altro”, la questione rimane “brillantemente” irrisolta, purtroppo.

Né dalle ovattate stanze degli uffici frusinati giunge qualche sia pur flebile voce a rassicurare i tanti che, con la patente in scadenza o scaduta, dal Cassinate, per il disbrigo della pratica, devono trovare chi li accompagni nel capoluogo. Tra tanti disagi e con dispendio di tempo, energie, denaro. Ma riuscissero almeno ad avere subito il rinnovo di quel documento indispensabile per la guida. Capita infatti che, giunti nell’ufficio del capoluogo provinciale, ci si sente rispondere che occorre prenotare (cosa non potuta fare via telefonica per difficoltà di ricezione) ed il tutto rinviato a due o tre mesi".

A parlare è il capogruppo consiliare di maggioranza del Comune di Cassino, Edilio Terranova (nella foto) che aggiunge: "La direzione della Asl si degnasse almeno di far sapere ai cittadini interessati, pur con un semplice comunicato, quale insormontabile ostacolo si frappone al rinnovo di tale Commissione che ha cessato di operare da quando l’ex presidente, collocato in pensione, ha smesso di assicurare la propria prestazione professionale. Non si trova il personale? E’ insensibilità o sottovalutazione del problema? E’ diffusa sciatteria? Fatecelo almeno sapere.

Tacciono i burocrati lo si comprende, ma che taccia anche la politica, lo si comprende molto meno. Mi riferisco in particolare al silenzio assordante della presidente della commissione regionale alla Sanità, Alessia Savo, che pure aveva pubblicamente assicurato il suo fattivo interessamento alla soluzione del problema. Cosa – disse- che sarebbe stata trovata nel giro di qualche giorno. Ma qui, di giorno in giorno, cara Presidente…”