MOBILITA' - DUE FERMATE CON UNA TAV

  • Tommaso Villa

L’incontro di ieri al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha segnato un passaggio cruciale: entro il 31 dicembre 2025 arriverà la risposta definitiva sul futuro dell’Alta Velocità in Ciociaria.

La direzione sembra già tracciata: la scelta va verso Ferentino, individuata come sede più adatta per la fermata AV. Una posizione che, secondo gli studi di RFI, garantirebbe collegamenti rapidi con Roma e un’integrazione immediata con i poli industriali e logistici del nord della provincia.

Tutte le parti coinvolte — istituzioni, categorie produttive, rappresentanze sociali — hanno espresso concordia sulla necessità della TAV come motore di sviluppo e competitività. Ma la prospettiva di Ferentino lascia con l’amaro in bocca il Cassinate, che rischia di essere tagliato fuori dalle grandi direttrici dello sviluppo.

I punti di forza della scelta Ferentino sono evidenti: prossimità con Roma, collegamenti autostradali, presenza di grandi insediamenti industriali e un bacino d’utenza immediato.

Di contro, però, il sud della provincia si vede marginalizzato. Cassino, con la sua università, lo stabilimento Stellantis, il polo sanitario e il patrimonio culturale di Montecassino, rimarrebbe spettatore di un treno che passa altrove.

Eppure, la partita non dovrebbe essere giocata sul filo dell’alternativa secca. In diversi Paesi europei la soluzione è stata quella di differenziare le funzioni: un hub merci da un lato, un hub passeggeri dall’altro.

Applicare questo modello in Ciociaria significherebbe:

Ferentino come piattaforma merci, a servizio delle imprese del nord della provincia e connessa ai corridoi logistici europei;

Cassino come terminale passeggeri, porta sud del Lazio e baricentro naturale verso Napoli, con ricadute positive su università, industria e turismo.

Un modello ibrido, già sperimentato con successo in Europa, che trasformerebbe un’occasione divisiva in un’opportunità di coesione territoriale.

La scadenza fissata dal MIT segna un conto alla rovescia: la TAV in Ciociaria si farà, ma la vera sfida sarà scegliere come farla per non lasciare indietro nessuno.