ECONOMIA - ZES? MANCANO LOGICA E BUONSENSO

  • Tommaso Villa

"I socialisti accolgono con favore la reazione univoca delle forze politiche, sociali e imprenditoriali alla totale esclusione del Lazio dalla Zona Economica Speciale. In passato, anche in occasione dell’abbandono dei nostri territori da parte di insediamenti industriali evidentemente attratti dalle agevolazioni derivanti dalla presenza della ZES in regioni limitrofe, eravamo intervenuti ripetutamente per denunciare la gravità della situazione. Oggi, l’estensione della ZES anche alle Marche e all’Umbria rende ancor più grave ed incomprensibile la totale esclusione del Lazio dalla ZES".

Lo sostiene Gian Franco Schietroma, Segretario Regionale PSI del Lazio, che aggiunge: "Mancano, infatti, la logica e il buonsenso nel provvedimento con cui il Governo ha, di fatto, confermato l’esclusione dei nostri territori dai benefici della ZES. Per altro, in questi giorni, il Governo si è preoccupato giustamente di potenziare il ruolo di Roma, proponendo una modifica costituzionale tesa a riconoscere alla Capitale maggiori poteri ed in particolare funzioni legislative in alcune materie di competenza regionale.

Ebbene, se c’è un limite nella riforma proposta dal Governo, esso sta nel fatto che non si tiene conto della necessità di intervenire pure a favore delle altre zone del Lazio, magari definendo, come proposto da noi socialisti, anche una “Regione Lazio dei Territori”, composta dalle province di Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo, oltre che dai territori dell’area metropolitana di Roma, ad eccezione di quelli del Comune di Roma.

Ora, è evidente che le province del Lazio subiscono una ulteriore ingiusta penalizzazione proprio con la conferma dell’esclusione dalla ZES, anche a fronte dell’inclusione addirittura delle Marche e dell’Umbria.

E ciò nonostante che la situazione economica ed occupazionale delle province del Lazio sia davvero preoccupante, in special modo quella della provincia di Frosinone, caratterizzata da una crisi industriale senza precedenti, come ad esempio le vicende STELLANTIS stanno inequivocabilmente a dimostrare. Il Governo ed Parlamento pongano rimedio a questa grave ingiustizia subita da nostri territori".