SANITA' - LE FORNITURE DEI PANNOLONI E I DISAGI DELLA GENTE
- Tommaso Villa
Da un nostro lettore di Arpino riceviamo e ben volentieri pubblichiamo questa lettera aparta al governatore della Regione Lazio Francesco Rocca e alla presidente della Commisione sanità Alessia Savo (nella foto).
Praticamente il medico di base fa l'impegnativa per la fornitura dei pannoloni e l'impegnativa per la visita urologica, che poi va portata al CAD - Distretto Sanitario di Sora.
E qui inizia il calvario, praticamente ti danno una mail alla quale fare la richiesta dei pannoloni e devo dire che con molta celerità li consegnano a domicilio. Ci tengono a specificare che le prime due forniture a cadenza trimestrale verranno fatte anche senza il certificato dell'urologo, ma se dopo sei mesi se non arriva il certificato il servizio verrà sospeso.
Praticamente con la richiesta del medico curante presentata a febbraio, ad oggi mi ritrovo ad acquistare i pannoloni perché al CAD di Sora mi rispondono che la dottoressa in servizio è una sola e non fa in tempo a fare tutte le visite a domicilio.
Mi domando: ma ad una anziana di 88 anni, che le è stato riconosciuto l'accompagnamento da una commissione medica, degli ultimi sei mesi due li ha passati in ospedale e porta il catetere fisso, ha bisogno di una visita domiciliare dell'urologo?
Nella vita faccio altro e non voglio insegnare il mestiere a nessuno ma tutto questo mi sembra paradossale, sembra solo un modo per creare disagio ai cittadini che fra l'altro stanno male, del resto non è che uno chiede servizi al CAD per divertimento.
Se è possibile evidenziarlo, questa segnalazione arriva da un elettore storico di centro destra che aveva sperato in una sanità migliore con la vittoria del Presidente Rocca ma purtroppo dobbiamo constatare che non è cambiato nulla, anzi...
Come sempre più spesso capita, questa è la sanità pubblica. Se te lo puoi permettere vai dai privati, paghi e i pannoloni te li porti subito a casa.