IL CASO - MANOMETTE IL BRACCIALETTO
- Tommaso Villa
Nei giorni scorsi la Polizia di Stato ha eseguito, in capo ad un giovane residente nella città di Frosinone, la sostituzione della misura cautelare dell’obbligo di dimora in Frosinone e del divieto di avvicinamento alla parte offesa con la custodia in carcere di quest’ultimo.
L’uomo, che era stato arrestato in flagranza di reato per atti persecutori nel mese di agosto dal personale della Squadra Mobile della Questura di Frosinone, una volta scarcerato e sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento con apposizione del dispositivo di sorveglianza elettronico, cosiddetto braccialetto elettronico, si era reso responsabile, in tre diverse occasioni, della manomissione dello stesso.
Tali condotte, eseguite con il fine di sottrarsi al controllo degli organi deputati, hanno indotto il GIP del Tribunale di Frosinone ad emettere un aggravamento della misura a cui l’uomo era sottoposto.
Il giovane, rintracciato nel capoluogo frusinate dal personale della Squadra Mobile, è stato condotto presso la casa circondariale di Frosinone.