CIOCIARIA - SANTA FREGNA E LA CULTURA POPOLARE

  • Tommaso Villa

A Frosinone, si sa, la tradizione non è solo fede o folklore codificato. È anche sagacia, ironia, spirito di comunità e, perché no, una buona dose di sano goliardismo. È così che il 3 maggio, ogni anno, prende vita quella che potremmo definire la più irriverente tra le “feste popolari non ufficiali”: Santa Fregna.

Attenzione: qui si parla il linguaggio vero del popolo, schietto e diretto come solo i ciociari sanno essere. E se il termine può far sorridere o scandalizzare chi viene da fuori, per chi vive tra le colline della Ciociaria è ormai un'espressione di costume, parte integrante del vivere quotidiano.

La leggenda popolare nasce in contrasto con la celebrazione religiosa di Santa Elena Flavia Giulia, madre dell’imperatore Costantino e ritrovatrice della Croce. In Ciociaria però il popolo, si sa, non è mai stato troppo cerimonioso. Così il 3 maggio diventa la festa di Santa Fregna, simbolo del "mai accadrà".

Già, perché oltre alla celebrazione, è nato anche il proverbio: "In santa fregna" che vuol dire "mai".

  • "Diventerò papà?"
  • "Sì... in santa fregna!" La stessa che trasforma un giorno qualunque in occasione di battute e sorrisi condivisi al bar, tra i banchi del mercato e, perché no, anche tra le corsie dei supermercati.

Da qualche anno la "festa" ha persino varcato i confini della tradizione orale, diventando fenomeno social e oggetto di discussioni pubbliche. Nel 2021 una petizione online ne ha chiesto l'istituzionalizzazione come giornata del folklore ciociaro, mentre sui social network fioccano ogni anno meme, video ironici e persino processioni satiriche che rievocano il "culto" con tanto di confraternite fittizie.

In un'epoca in cui il folklore rischia di essere schiacciato dal politically correct e dall’omologazione globale, Santa Fregna resta un baluardo della cultura di territorio. Non si celebra con messe solenni o luminarie, ma con una risata, un proverbio e l'orgoglio di appartenere a un luogo dove anche l'impossibile ha un suo giorno sul calendario.