AMBIENTE - LIBERI DI INQUINARE
- Tommaso Villa
"Quando c’è da fare un passo avanti il governo Meloni è sempre pronto ad arretrare. Lo ha dimostrato anche con la solita postura nell’intesa raggiunta al Consiglio Ambiente sulla legge europea sul clima che si è conclusa con un preoccupante segnale di sconfitta. Di fronte all’emergenza climatica, infatti, l’esecutivo guidato da Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega ha guidato il fronte dei negazionisti imponendo una flessibilità che in buona sostanza vuole dire ‘liberi di inquinare’."
Lo sostiene la deputata Ilaria Fontana (M5S) che spiega: "Altro che transizione, difesa dei cittadini e tutela della salute e dell’ambiente, la maggioranza ha sferrato un altro colpo basso perché incapace di guidare una transizione sempre più necessaria. Non solo, così facendo ha colpito anche le imprese che hanno investito in sostenibilità e che chiedono regole chiare, non cambi di passo che affossano il futuro.
Tra pochi giorni, alla COP30, i Paesi dovranno presentare i nuovi NDC, i contributi nazionali per la riduzione delle emissioni. Non sono semplici documenti tecnici: rappresentano la volontà politica di cambiare modello di sviluppo, di investire in bonifiche, energia pulita, mobilità sostenibile, adattamento locale. Eppure, l’Italia è in ritardo: dovrebbe ridurre le emissioni del 43,7% entro il 2030, ma le politiche del governo si fermano al 40,6%. Il ministro Fratin ha definito l’accordo sul Ndc “un compromesso buono” ma in realtà questo non significa fare un passo in avanti.
La verità - conclude la Fontana - è che ancora una volta il governo dimostra di voler spendere in altro, come sulle armi, e di tagliare su ciò che serve per il futuro di tutti e tutte".