GALLERIA DI ATINA - FARE CHIAREZZA SUI LAVORI

  • Tommaso Villa

"La chiusura della galleria sulla superstrada Sora-Cassino, nel Comune di Atina, è diventata, purtroppo, ormai un elemento di consuetudine di chi ha la sfortuna di dover transitare in quella zona".

A parlare è l'ex sindaco di San Donato Valcomino, Antonello Antonellis che aggiunge:

"Però alcune domande attendono risposta da parte dei cittadini, pure per non passare da stupidi in questa vicenda:

    1. se è vero che l'appalto complessivo dei lavori è di circa 14 milioni di euro e, mediamente, con il sistema imprese funzionale a questo intervento ci vogliono più o meno 12 mesi di lavoro, perché si è fatto credere ai cittadini che dopo soli tre mesi la galleria sarebbe stata riaperta? Ed i rappresentanti istituzionali che sono andati più volte sul luogo dell'intervento, con tanto di foto opportunity, erano al corrente di questo (grave se hanno fatto finta di nulla) oppure neanche a loro è stato detta la verità (forse ancora più grave)?
    1. Corre voce che ora si sta pensando, dopo la riapertura della galleria, di fare un by-pass intorno alla stessa, utile in caso di nuova chiusura temporanea della stessa per evenienze accidentali. Ma se così fosse, perché non si è pensato al by-pass prima di iniziare gli attuali lavori di messa in sicurezza della galleria?
    1. Nessuno è responsabile politicamente dei danni economici che i territori della Valcomino, del Cassinate, del Sorano, hanno subito per la chiusura della galleria, e la riduzione del traffico sulla superstrada? Immagino i distributori di gasolio, i commercianti dei territori, le attività turistiche e di ristorazione. Per non parlare delle responsabilità per il disagio di chi, ogni giorno, deve affrontare sul tragitto tortuoso per motivi di lavoro, studio, di salute.

Molte altre potrebbero essere le recriminazioni per l'assoluta inadeguatezza mostrata da chi doveva programmare, e gestire, questa situazione. La verità è che ci aspetta un altro lungo periodo, questa volta con il maltempo legato alla stagione, di precarietà su questo tratto stradale. Più che al futuro, stiamo sperimentando come si viaggiava sulle strade del Medioevo.